Armand Augustin Louis de Caulaincourt: differenze tra le versioni
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Fu nominato [[colonnello]] nell'Armata del Reno nel [[1799]]. Avendo precedentemente seguito il suo diretto superiore a [[Venezia]] e [[Costantinopoli]], fu considerato adatto dal ministro degli esteri [[Talleyrand]] per compiere una missione diplomatica a [[San Pietroburgo]] nel [[1801]]. Ufficialmente la sua era una missione di protocollo per presentare le congratulazioni della Francia al nuovo zar [[Alessandro I di Russia]], ma l'intenzione della Francia era quella di utilizzare Caulaincourt per chiarire e possibilmente mettere fine all'influenza inglese nella corte russa. Al suo ritorno egli fu nominato aiutante di campo del Primo Console [[Napoleone Bonaparte]], che lo prese a benvolere. Nel [[1804]] Bonaparte gli affidò l'incarico di catturare alcuni agenti del governo inglese a Baden, la qual cosa gli valse l'accusa di essere stato implicato nel sequestro del [[Luigi-Antonio Enrico di Borbone-Condé|duca d'Enghien]] (avvenuto nello stesso luogo e anno), voluto da Napoleone per dare un segnale forte ai filo-borbonici. Caulaincourt negò sempre vigorosamente quell'accusa, {{citazione necessaria|ma il suo coinvolgimento è oggi dato per certo.}}
Con la nascita
Non volendo più al suo fianco Talleyrand, accusato di tradimento, Napoleone affidò tutti i negoziati a Caulaincourt. Fu lui a firmare l'armistizio di Pleswitz nel giugno [[1813]], a rappresentare la Francia al Congresso di Praga nell'agosto [[1813]], e alla firma del [[Trattato di Fontainebleau (1814)|Trattato di Fontainebleau]] il 10 aprile [[1814]]. Fu fatto senatore da Napoleone nel 1813. Durante i [[Cento Giorni]], l'imperatore lo nominò ministro degli esteri della Francia: in quella veste si spese in tutti i modi per rassicurare i sovrani europei delle nuove pacifiche intenzioni del suo padrone, ma non venne creduto.
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