Eli (sommo sacerdote): differenze tra le versioni

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[[Anna (madre di Samuele)|Anna]] era la seconda moglie di Elkanah: oltre a lei, Elkanah aveva una moglie di nome Fenennah, che gli aveva già dato più figli. Anna risultò a lungo sterile, per cui veniva derisa e disprezzata dall'altra moglie, che aveva già partorito più figli. Anna era quindi triste e rifiutava spesso persino il cibo. Elkanah percepì lo stato d'animo di frustrazione e cercava di consolarla: «Anna, perché piangi? Perché non vuoi mangiare e perché è triste il tuo cuore? Forse che io non sono meglio per te di dieci figli?»<ref>[[Libri di Samuele|I Libro di Samuele]], 1:8 (testo da ''La Bibbia concordata'', 1968, p. 337</ref>
 
La Bibbia non dice quali siano state le risposte (se vi furono) di Anna al marito, ma che ella si alzò e si recò al Tempio a pregare in silenzio mentre Eli, sommo sacerdote in [[Silo (città)|Silo]], sedeva sulla porta del medesimo. Anna si rivolgeva a Dio con queste parole: «Signore delle schiere, se vorrai finalmente riguardare alla condizione della tua serva, se vorrai ricordarti di me e non dimenticare la tua serva e le darai un figlio maschio, lo darò al signore per tutto il tempo della sua vita, né passerà il rasoio sul suo capo»<ref>''La Bibbia concordata'', 1968, pp. 337-338</ref> Vedendo Anna muovere le labbra senza emettere suono alcuno, Eli pensò che fosse ubriaca e la invitò a smaltire la sbornia prima di venire al Tempio. Ma Anna spiegò ad Eli che stava pregando per ottenere da Dio rimedio «…alla grandezza del mio dolore ed della mia angoscia»<ref name=sal338>''I Libro di Samuele'' da: ''La Bibbia concordata'', 1968, p. 338</ref> Al che Eli le rispose: «Va' in pace e che Dio d'Israele esaudisca la tua richiesta, quella che hai fatta a lui».<ref name=sal338/>
 
Ella rientrò a casa, mangiò e bevve con il marito ed era piena di speranza. Poco dopo Anna rimase incinta e partorì un figlio, ma non si recò al Tempio ad offrire il sacrificio annuale, promettendo che lo avrebbe portato colò dopo lo svezzamento, progettando di portarlo ad Eli e lasciarlo a lui per essereallevatoessere allevato come un Nazarita. Il ''I Libro di Samuele'' riporta il canto di ringraziamento di Anna al Signore, per averla esaudita:
{{citazione|Il mio cuore giubila nel Signore,</br>la mia fronte si erge nel Signore.</br>La mia bocca si spalanca contro i miei nemici,</br>poiché gioisco per la tua salvezza.</br>Non vi è Santo come il Signore,</br>né vi è roccia come il nostro Dio.</br>
…</br>