Lingua estinta: differenze tra le versioni

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Una '''lingua estinta''' (o '''lingua morta''') è una [[lingua (linguistica)|lingua]] che non ha più locutori nativi. Normalmente ciò avviene quando una lingua è soggetta ad [[estinzione linguistica]] e viene direttamente rimpiazzata da una lingua diversa, ad esempio il [[Lingua copta|copto]] sostituito dall'[[Lingua araba|arabo]] e molte lingue native americane, sostituite da [[Lingua inglese|inglese]], [[Lingua francese|francese]], [[Lingua spagnola|spagnolo]] e [[Lingua portoghese|portoghese]].
 
Il termine lingua morta si riferisce comunemente anche ad una lingua più antica che è cambiata significativamente e si è [[evoluzione linguistica|evoluta]] in un nuovo, autonomo gruppo linguistico, di cui risulti ormai completato il processo di separazione linguistico. Il [[Lingua latina|latino]] ad esempio è una lingua morta non avendo locutori nativi, ma è la base del [[latino volgare]], cheil nei secoliquale si evolveràevolse nelle moderne [[lingue romanze]]. Parimenti il [[Lingua sanscrita|sanscrito]] è la base delle moderne [[lingue indoariane]] e l'[[antico inglese]] è la base dell'[[Lingua inglese|inglese moderno]].
 
In alcuni casi una lingua estinta rimane in uso per funzioni scientifiche, legali o ecclesiastiche. Il [[Lingua latina|latino]], l'[[antico slavo ecclesiastico]], l'[[Lingua avestana|avestano]], il [[copto]], il [[tibetano antico]] ed il [[ge'ez]] sono fra le tante lingue estinte usate come lingue sacre.