Magasa: differenze tra le versioni

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== Il toponimo ==
L'origine del [[toponimo]] è incerta e deriverebbe, secondo alcuni, dal termine [[Lingua celtica|celtico]] "''mago''" che significa "mercato" o "campo", indicando così un [[villaggio]] circondato da campi<ref>Effettivamente fino a circa il 1970, l'abitato di Magasa era completamente circondato da campi coltivati principalmente a [[frumento]], [[granoturco]] e patate.</ref> mentre per altri dall'unione di "''mag''" e ''Gasa'', l'antico nome del [[monte]] [[Tombea]]<ref>L'etimologia è sostenuta da [[Bartolomeo Venturini]] in "''La leggenda del monte Tombea''", conservata presso l'Archivio dell'[[Accademia degli Agiati]] di [[Rovereto]], che ipotizza quindi un'origine come villaggio dei [[Cenomani]]</ref> o chi lo fa dipendere da un elemento [[antroponimo|antroponimico]] se si accosta al [[gentilizio]] barbarico "Magazzo"<ref>Nella [[provincia di Brescia]] esiste un luogo detto Prati di Magazzo, appartenente al [[territorio]] comunale di [[Polaveno]], ed è situato a 708 metri d'altezza, nelle vicinanze della [[chiesa]] dedicata a [[Santa Maria del Giogo], che è posta a cavallo tra il [[lago d'Iseo]] e la [[Val Trompia]].</ref>, nella dizione locale "Màgas", quindi a significare il nome dell'antico proprietario del luogo ossia "''territorio di Magazzo''"<ref>Renzo Ambrogio, ''Nomi d'Italia. Origine e significati dei nomi geografici e di tutti i comuni'', 2006.</ref>.
 
Anche secondo la [[linguista]] [[Carla Marcato]] alla base del nome potrebbero esserci il gallico "''mago''" più il suffisso collettivo "eto" da cui et-io, oppure il tema "''mageto''" che significa "potente", da "''mag''" che significa "grande", e il nome personale derivato da Magetiu e [[Mogetius]]<ref>Mogetius era pure il nome di un dio gallico conosciuto tramite due iscrizioni una in Francia e l'altra in Austria. Egli sembra essere una divinità marziale, come dimostra il suo legame con il romano [[Marte (divinità)|Marte]].</ref>[http://www.celtnet.org.uk/gods_m/mogetius.html], e meno verosimilmente da "''magu''"-"''mago''" che significa "servente, garzone" da cui il nome o nomi personali Magus, Magusius e Magutus. Sempre per la Marcato si può pure prendere in considerazione una formazione in -atia o in -asia dalla radice "''mac''" che significa "nutrire"<ref>C. Marcato, ''Dizionario di Toponomastica'', Torino, 1990.</ref>.
 
Ultima ipotesi è riferita al termine gallico "maegi"<ref>Da questo termine deriverebbe il [[toponimo]] delle città di [[Magonza]], [[Nimega]] in [[Germania]]; [[Magenta]], [[Maslianico]], [[Magadino]], [[Masnago]], [[Musadino]] e Magada in Italia.</ref> che indica i terrapieni con muretti sui quali venivano costruite le baite che [[Giulio Cesare]] nel suo [[De bello gallico]] trascrisse in "magus" o da "maegh", toponimo sempre gallico, che significa villaggio campestre con molti ciottoli o terrapieno recintato per le capanne e il bestiame<ref>Mario Grammatica, ''Piemonte: genti e linguaggi antichi'', Gorla Maggiore, 1974.</ref> o, infine, dal termine "maag" che individuava un [[covolo]], un'[[arca]] naturale.
 
Il [[toponimo]] di Magasa è accertato per la prima volta il 23 luglio [[1356]] quando un certo Bonato di "''Magasa''" presenzia in Castel Romano a [[Pieve di Bono]] come testimone in una sentenza del nobile Pietrozoto [[Lodron]]<ref>Gianpaolo Zeni, ''Al servizio dei Lodron'', Comune e Biblioteca di Magasa, [[Bagnolo Mella]], 2007.</ref>.
 
== Storia ==