L'avaro: differenze tra le versioni

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===Atto IV===
Marianna confida a Cleante di essere in apprensioniapprensione per le loro sorti, e di non avere in mente niente per porvi rimedio tranne forse quellola possibilità di cercare di conquistarerendere sua madre favorevole alla loro causa. Elisa le mostra la più sincera solidarietà mentre Frosina, incitata da idai due fratelli, riesce infine ad escogitare un piano per raggirare Arpagone. Asserisce che il rifiuto di diretto di Marianna nei confronti di Arpagone, susciterebbe rancore verso tutti, impedendo sicuramente che ella possa in futuro sposarsi con suo figlio. Dunque propone che Siasia Marianna stessa a farsi rifiutare, mantenendo un comportamento che costringa il padrone di casa a ripensarci. Continua proponendo di trovare una donna anzianotta molto disponibile che interpreti il ruolo di nobildonna proprietaria di case e di un bene di 10.000 scudi, e di candidarla come futura moglie di Arpagone. Infine asserisce che Arpagone finirebbe certamente col sposarla, perché anche se nonostante ami Molto Marianna, egli ama molto di più il denaro, anche se poi, quando vorrà vederci chiaro sul patrimonio della donna, rimarrà deluso. I quattro di dipartiscono entusiasti dell'idea della serva.
Giunge Arpagone che vede suo figlio salutare Marianna, baciandola sulla mano, cosa che fa nascere ilin lui, il dubbio che vi possa essere qualcosa fra i due. Arpagone annuncia che i cavalli e la carrozza sono pronti e che Elisa e Marianna possono andare alla fiera. Cleante propone di andarci anche lui, ma il padre lo esorta a rimanere li ain casa, perché gli deve parlare. Arpagone chiede dunque a Cleante cosa ne pensi della sua futura matrigna, e lui, seguendo il piano di Frosina, asserisce di ritenerla di bellezza mediocre, di portamento goffo, e di personalità comune. Arpagone allora gli confessa che tali discorsi mandano all'aria un progetto che aveva iniziato a coltivare, e che lo vedeva rinunciare al matrimonio, in quanto troppo anziano per lei, e che visto che si doveva celebrare un matrimonio, Cleante sarebbe stato più adeguato, ed avrebbe potuto prendere il suo posto. Cleante si mostra assolutamente favorevole all'idea del padre che però ora, avendo appena udito le considerazioni che ildel figlio nutreriguardo pera Marianna, si sente costretto aad accantonare la sua idea. Cleante allora al fine di convincerlo, confessa la sua storia d'amore con Marianna, e i sentimenti che lui prove ne suoi confronti. Arpagone dunque getta la maschera e svela al figlio di aver finto di volergli dare Marianna in sposa, che ciò altro non era che un piano per fargli confessare i suoi sentimenti, sospettati dal padre. Gli ordina quindi di rinnegare i suoi sentimenti, e di non ostacolarlo. Cleante dal canto suo, gli rinfaccia che farà proprio l'esatto contrario. Arpagone allora lo minaccia di picchiarepicchiarlo con un bastone. Sopraggiunge Mastro Giacomo, che non potendo vedere padre e figlio litigare così irosamente, si intromette nel tentativo di farli andare d'accordo. Inizia quindi a fare da tramite dei due, allontanandoli e portanoriportando prima a l'uno, poi all'altro quello che vogliono dirsi. Ma laLa voglia di volerlivederli riappacificareriappacificati di Mastro Giacomo è così grande che durante il suo lavoro di mediazione non afferra lui stesso le intenzioni dei due, che finiscono con il riappacificarsi credendo di aver risolto la situazione. Mastro Giacomo con grandi ringraziamenti da entrambe le parti se ne va, ma appena padre e figlio riprendono l'argomento e si rendono conto che entrambi son ancora fermi nelle loro solite intenzioni, ricomincia la lite. Mentre Cleante si allontana, arriva dal giardino Freccia, con una cassetta, che lo incita a seguirlo e, asserendo che è riuscito ad appropriarsi del tesoro di suo padre. Lo esorta quindi a scappar via poiché sentono le urla di suo padre.
Arpagone scopre con sua enorme disperazione e costernazione, che il suo tesoro di 10.000 scudi è stato rubato. Inizia quindi ad urlare e inveire contro tutti i quelli di casa, ritenendoli tutti colpevoli e asserendominacciando che vuoldi chiamare i gendarmi per farli impiccare tutti, e che, se alla fine non riuscirà a trovare il suo tanto prezioso e amabile tesoro, si impiccherà lui stesso con le proprie mani.
 
===Atto V===