Brandacujun: differenze tra le versioni
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La ricetta prevede il merluzzo conservato (in genere è preferito lo stoccafisso al baccalà), lessato con patate in acqua salata; una volta scolata l'acqua, si aggiungono aglio, prezzemolo, olio e.v.o. di oliva taggiasca, succo di limone e/o zeste di limone, sale, eventuale pepe; poi, una volta posto il coperchio sulla pentola, questa viene "brandata" ovvero scossa con energia fino al disfacimento e all'amalgamazione degli ingredienti (che non devono, comunque, essere completamente spappolati).
La pietanza nasce sulle navi liguri, dove i marinai stando a lungo in mare avevano l'esigenza di portare con sè cibi facilmente trasportabili e che fossero di lunga durata, come appunto le patate e lo stoccafisso. Una volta lessati gli ingredienti si poteva scuotere energicamente la pentola oppure, in caso di mare grosso, semplicemente tenerla tra le gambe e farla scuotere direttamente dalla forza delle onde. Da qui il nome brandacujùn''', '''che significa letteralmente "scuoti-coglioni'''", '''dal genovese brandaa (scuotere) e cujun (coglioni). Un’altra ipotesi
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