Emilio Casa: differenze tra le versioni

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Ricoprì alte cariche amministrative per il [[Parma|Comune]] e per la [[Provincia di Parma]], e fu membro della ''Regia Deputazione di Storia Patria'' per le Province Parmensi. Di forte orientamento liberale, scrisse un libro di storia che lo rese celebre ai posteri: "''Parma da Maria Luigia Imperiale a Vittorio Emanuele II (1847-1860)"'', stampato per la prima volta nel [[1901]] dalla Tipografia Rossi-Ubaldi di Parma. Con tale libro il Casa fece un nobile dono ai suoi concittadini;: infatti, innessun meritoaltro alautore periodo storico considerato non esistono altri autori dell'epoca checontemporaneo abbianoha fornitotracciato un quadro così "reale" degli eventi storici di quegli anni cruciali del [[Risorgimento]] nel [[Ducato di Parma e Piacenza]].; Quelloanzi, diquello Emiliodel Casa è l'unico testo narrativo che descrivedescriva le vicende che condussero il Ducato Parmense all'[[unità d'Italia|Unificazioneunificazione con l'Italia]].
 
Il Casa, consapevole della sua formazione di storico autodidatta, nella prefazione al libro afferma:
: «Lettore! Questo mio libro non ha, né poteva avere, il titolo di STORIA, perocché altro non sia che una modesta narrazione - un ricordo - di casi intervenuti nella mia città dal 1847 al '60, dei quali o fui testimone, o attinsi i particolari a buone fonti. Un momento solo si avrebbe a dire storico: quando Re Vittorio Emanuele II aggiunse al suo glorioso regno lo Stato Parmense; ma è l'ultima pagina del volume. Ho desiderato d'esser il primo a dichiarare che non ho mai avuto la presunzione di scrivere una Storia, perché, avendone lette e studiate parecchie di ammirevoli, mi sono persuaso che non è mestiere per molti - e meno per me».
 
Nel libro del Casa ai fatti storici che si sono svolti sotto i suoi propri occhi, o diche cuiegli ha appreso l'esistenza da «buone fonti», si mescolano vicende personali e dei suoi familiari;: del padre Antonio, adper esempio, il quale, conseguita sotto i francesi una formazione daamministrativa amministratore ede acquisita una forte fede fortementepolitica liberale, fu coinvolto in varie vicende: schedato come carbonaro nel [[1823]], fu membro del governo provvisorio nel [[1831]], e infine fu costretto all'esilio in [[Toscana]] e in [[Corsica]] quando le truppe imperialiaustriache ripristinarono la duchessa sul trono che aveva perduto. Emilio Casa, liberale come il padre, accolse con entusiasmo l'annessione del [[Ducato di Parma e Piacenza]] al [[Regno di Sardegna]], preludio della sua unione all'[[Italia]].
 
A Parma gli è intitolata una via, che collega Stradastrada Aurelio Saffi a Viavia del Prato.
 
== Bibliografia ==