John Ehrlichman: differenze tra le versioni

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Dopo l'avvio delle indagini sullo scandalo nel [[1972]], Ehrlichman fece pressioni per evitare la riconferma di [[Patrick Gray]] a capo dell'[[F.B.I.]]. Il tentativo di allontanamento di Gray fu soltanto la punta dell'iceberg della sua attività costante di copertura nei confronti di Richard Nixon, svolta anche a costo di offuscare la figura del presidente in campo sia interno che internazionale.
 
John Dean accusò il "muro di Berlino" di essere una delle ragioni del suo senso di alienazione all'interno della Casa Bianca; tale alienazione lo portava a credere che si volesse fare di lui il [[capro espiatorio]] del Watergate, e lo induceva a collaborare con i giudici. Il 30 aprile 1973 Nixon licenziò Dean, e sia Ehrlichman che Haldeman diedero le dimissioni.
 
Ehrlichman venne condannato per [[cospirazione]], [[ostruzione]] e [[spergiuro]] e altri reati il 1º gennaio del [[1975]] (assieme a [[John N. Mitchell]] e a Haldeman). Tutti e tre gli imputati vennero condannati ad una pena da un minimo di due e mezzo ad un massimo di otto anni, ridotta poi da un minimo di uno ad un massimo di quattro nel [[1977]]. Ehrlichman entrò in prigione prima del termine del processo di appello. Scontò la sua pena della prigione di Stafford, in [[Arizona]], dalla quale uscì nel [[1978]] dopo aver scontato diciotto mesi.