L'Unità (rivista): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
GiorgioPro (discussione | contributi)
m Leonardo (rivista)|Leonardo
Riga 6:
Ai tempi della guerra libica Salvemini, una delle personalità più notevoli della cultura italiana del[[ Novecento]], autore del polemico, antigiolittiano volume ''Il ministro della malavita'' ([[1910]]) rompe la collaborazione con "La Voce", esce dal [[Partito Socialista]] e fonda a [[Firenze]] il nuovo settimanale chiedendo la collaborazione di autorevoli personaggi meridionali come [[Giustino Fortunato]], [[Antonio De Viti De Marco]] (''leader'' del [[movimento liberista]]) e [[Benedetto Croce]].
 
In una lettera a [[Prezzolini]], Salvemini dichiarava: "la crisi tripolitana non è che il momento saliente della crisi generale della Voce. I gruppi della Voce non sono due, sono dieci, sono venti... Occorre dividerci. Io ormai non concepisco più [[La Voce]] che come un giornale settimanale di problemi politici, una specie di [[Critica sociale]] di vent'anni or sono, in cui la critica letteraria e filosofica faccia da contorno, da ornamento, da puntello ad un'edizione politica determinata. Gli altri la considerano come una continuazione del [[Leonardo (rivista)|Leonardo]]".
 
Nata quindi da una esigenza di azione politica ben precisa la rivista intende affrontare i nodi irrisolti del paese, dal [[problema meridionale]] alle [[questioni doganali]], dalla [[corruzione politica]] ed elettorale alla riforma del costume, alle [[riforme tributarie]], scolastiche, amministrative caldeggiando soluzioni democratiche e antinazionaliste come risulta dall'articolo programmatico ''Che cosa vogliamo?'' che venne pubblicato in due puntate sui nn. 13/14, 9/16 marzo [[1912]].