Emanuel Swedenborg: differenze tra le versioni

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La dottrina delle corrispondenze è la base del pensiero teologico di Swedenborg. Questa dottrina è spiegata in dettaglio nell'opera "Arcana Cœlestia", scritta tra il 1746 e il 1747. Swedenborg definisce "corrispondenza" la relazione che intercorre fra le cose del nostro mondo materiale e quelle del mondo spirituale. Ogni cosa del mondo materiale ha un suo corrispettivo nel mondo spirituale, a partire dalla nostra natura umana, che è l'espressione naturale di Dio; la divina Trinità, che è l'origine dell'umanità, in quanto Dio è uomo dall'eternità; e Gesù Cristo, che è l'esperienza materiale di Dio Padre.
 
''In interaction with the soul and the body'' sostiene che la religione cristiana per la prima volta nella storia ha rivelato la realtà del mondo spirituale, permmettendo agli angeli e Gesù-Dio stesso di manifestarsi nel mondo naturale, e viceversa ad alcuni uomini selezionati di ascendere in estasi alla visione del paradiso e dell'inferno, tornando poi a testimoniarlo in questa vita. Vi sono due mondi separati: mondo naturale con l'estensione dello spazio in cui vive l'uomo, e mondo spirituale in cui vivono Dio e gli angeli. Al sole del mondo naturale, corrisponde il sole del mondo spirituale che è Dio, distante dalle creature celesti quanto lo è sole del mondo naturale dagli uomini: chi visita questo mondo vede la divinità come un sole, che emana calore e luce, da cui seguono nelle creature (angeli ed esseri umani) amore e sapienza, in misura crescente quanto più sono vicini alla divinità. Questa luce spirituale è bianco clore neve, abbagliante, enormemente più forte della lice del mondo naturale.
Mondo naturale e spirituale hanno tre gradi di perfezione: fini, cause, effetti. Nei rapporti tra anima e corpo rigetta la teoria dell'armonia prestabilita che consiste nel continuo contemporaneo e reciproco condizionamento tra anima e corpo, ammettendo invece che deve esserci un nesso di causalità in cui uno segue l'altro, in alcuni processi il corpo precede l'anima ricevendo impressioni dal mondo esterno attraverso i sensi (la luce del mondo nautrale entra negli occhi e poi fluisce negli occhi della mente), e viceversa in altri processi l'anima determina il corpo attraverso la mente. </br>
La vista interiore, la facoltà dell'immaginazione, è distinta dalla capacità di vedere ed è in contatto diretto col mondo spirituale e riceve luce dal sole spirituale, così come gli occhi ricevono luce dal sole del mondo naturale, e al buio non possono vedere.
 
La fede più genuina consiste proprio nel vivere in questa funzione ogni nostra azione e scelta; ogni nostro amore, desiderio e pensiero, che lo vogliamo o no, determinerà la nostra scelta per il [[Paradiso|Cielo]] o per l'[[Inferno]], perché ogni azione o cosa di questo mondo materiale conduce a queste due scelte. La scelta del Bene e della Verità, che nel mondo spirituale sono qualità reali dello Spirito di Dio (una sostanza divina identificabile nello Spirito Santo), che tengono in vita ogni persona e realtà in modo costante, permettono all'individuo di percorrere la strada di bene che Dio ha costituito da sempre per l'uomo. La scelta alternativa consiste nel pervertire il Bene e la Verità divini, in Mali e Falsità (corrispondenze negative); è questa condizione a determinare l'Inferno, che non è quindi una punizione divina.