Dannazione: differenze tra le versioni
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== Religione ==
In alcune forme del credo del [[cristianesimo]], la '''dannazione''' all'[[inferno]] è la punizione che [[Dio]] riserva alle persone non [[redenzione (religione)|redente]] dal [[peccato]]. La paura della dannazione eterna (secondo alcuni) può essere una motivazione per la conversione al
Una delle concezioni sulla raffigurazione dell'inferno è quella di una sofferenza "[[Contemplazione|contemplativa]]" eterna per la consapevolezza dell'irrevocabile mancato accesso al [[paradiso]] (simile a quella temporanea che si sperimenterebbe nel [[purgatorio]] cattolico). Un'altra, raffigurata nell'''[[
La concezione che sembra più adeguata alle parole di [[Gesù]], derivata dalle sue parole nei [[Vangelo|vangeli]] che parlano della ''[[Geenna]] di fuoco'' ([[Vangelo di Matteo|Matteo]] {{Passo biblico|Mt|5,22-30}}), sembra la semplice discarica dell'anima nella spazzatura
Nelle tradizioni Cristiane Orientali della [[Chiesa ortodossa]], così come in alcune tradizioni occidentali, la dannazione non viene vista come un metodo di punizione legalistico esercitato da un Dio furioso o rancoroso per uno "scivolamento" nel rispetto di un insieme di regole spirituali. Invece, si descrive come uno stato perenne di consapevole e volontaria separazione da Dio, uno stato in cui tutti gli umani nascono, ma del quale il Cristo è il mediatore ed il "[[Taumaturgo|Grande Taumaturgo]]".
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