Cimitero militare germanico di Pomezia: differenze tra le versioni

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== Storia ==
 
Questo [[cimitero]] è il secondo per grandezza fra quelli gestiti in [[Italia]] dal ''[[Volksbund Deutsche Kriegsgräberfürsorge]]'' (ente privato sovvenzionato dallo stato tedesco), dopo quello della [[Cimitero militare germanico della Futa|Futa]] nel comune di [[Firenzuola]], in [[provincia di Firenze]]<ref>Aberto Sulpizi, ''Il Novecento ...e oltre!'', in ''Nettuno. La sua storia'', Pomezia, Arti grafiche s.r.l, 2010.</ref>.
 
L'[[esercito]] degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], durante gli aspri combattimenti seguiti allo sbarco di Anzio-Nettuno, costruì per i propri caduti, per quelli alleati e per i caduti nemici, un grande cimitero nei pressi di [[Nettuno (Italia)|Nettuno]]. Nel [[1946]], il [[Cimitero americano di Nettuno|cimitero di Nettuno]] venne destinato ad accogliere le spoglie dei soli caduti statunitensi. Per i caduti germanici venne scelta, nel dicembre 1946, un'area nel comune di Pomezia offerta gratuitamente dallo Stato Italiano. All'inizio del [[1947]], 2.740 caduti germanici, su ordine del Servizio sepolcrale americano, furono traslati dal cimitero militare di Nettuno a quello di Pomezia poiché il luogo si prestava maggiormente alla sistemazione definitiva dei caduti.
 
Altre 3.751 salme di caduti germanici vennero esumate, con l'appoggio del Commissariato generale per le onoranze ai caduti di guerra italiano, dai campi di battaglia della [[testa di ponte]] di Anzio – Nettuno e quindi inumate nel cimitero militare di Pomezia.
Successivamente, negli anni dal 1948 al 1955, il Volksbund Deutscher Kriegsgräberfürsorge tumulò ulteriori 10.704 caduti germanici provenienti dai teatri di guerra delle province di [[provincia di Roma|Roma]], [[provincia di Latina|Latina]], [[SalernoProvincia di Frosinone|Frosinone]], [[Avellinoprovincia di Salerno|Salerno]], [[Frosinoneprovincia di Avellino|Avellino]], , [[provincia dell'Aquila|L'Aquila]], [[provincia di Chieti|Chieti]], [[provincia di Siena|Siena]] e [[provincia di Pistoia|Pistoia]].
 
Con l'accordo stipulato nel [[1955]] e allegato alla legge del 12 agosto 1957, nº 801<ref>{{Cita legge italiana|tipo = legge|anno = 1957|numero = 801|mese = 08|giorno = 12|titolo = Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica Federale di Germania sulle tombe di guerra con annessi scambi di Note, concluso in Bonn il 22 dicembre 1955.}}</ref>, fra l'[[Italia]] e la [[Germania|Repubblica Federale di Germania]] per la sistemazione definitiva delle salme dei soldati tedeschi caduti in guerra in territorio italiano, lo Stato Italiano forniva gratuitamente e in uso perpetuo le aree da destinare a cimiteri di guerra.
Quindi, il 22 dicembre 1955, vi vennero tumulati altri caduti germanici provenienti dalle province di [[provincia di Ancona|Ancona]], [[provincia di Arezzo|Arezzo]], [[provincia di Ascoli Piceno|Ascoli Piceno]], [[provincia di Grosseto|Grosseto]], [[provincia di Latina|Latina]], [[provincia di Livorno!Livorno]], [[provincia di Macerata|Macerata]], [[provincia di Napoli|Napoli]], [[provincia di Perugia|Perugia]], [[provincia di Pesaro|Pesaro]], [[provincia di Rieti|Rieti]], [[provincia di Roma|Roma]], [[provincia di Siena|Siena]], [[provincia di Terni|Terni]], [[provincia di Viterbo|Viterbo]] e [[provincia di Reggio Calabria|Reggio Calabria]].
 
Complessivamente sono 27.443 i caduti germanici che hanno trovato nel cimitero militare germanico di Pomezia la loro ultima dimora, tra questi 3.770 di cui non si conosce il nome.