Guerra del Dominio: differenze tra le versioni
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=== Invasione del quadrante alpha da parte del Dominio ===
Le forze combinate del Dominio e dei Cardassiani lanciarono il loro attacco a DS9 per strappare il controllo della stazione alla Federazione con un'azione strategicamente calcolata: una forza d'attacco Federo-Klingon stava in quel momento muovendo contro il cantiere navale del Dominio a Torros III, e questo consentì alla flotta nemica coalizzata di prendere possesso di DS9. Dopodiché, sotto consiglio del [[Benjamin Sisko|capitano Sisko]], il governo bajoriano firmò un trattato di non-aggressione con il Dominio, cosa che
Nella tarda primavera del 2374 era ormai chiaro che la Federazione e l'Impero Klingon stavano lentamente perdendo la guerra. I numerosi vantaggi strategici del Dominio, come ad esempio sensori a lunghissimo raggio per monitorare i movimenti nemici, la rapida costruzione di vascelli o ancora le avanzate tecniche di combattimento Jem'Hadar, provocarono dei grandi danni nei primi mesi della guerra. La Federazione e l'Impero stavano volgendo verso un'azione di ritirata, ripiegando di settore in settore evacuando le loro navi. Anche l'occultamento spesso non funzionava in quanto i sensori tachionici del Dominio potevano facilmente penetrare la schermatura. Più tardi, Sisko convinse i vertici della Flotta Stellare che il punto chiave strategico del conflitto non andava visto in ciascun pianeta del Quadrante Alfa, ma piuttosto in Deep Space Nine: così, in quella che fu chiamata "Operazione Ritorno", una flotta costituita da elementi di tre comandi federali fu riunita, con la partecipazione della Forza di Difesa Klingon, allo scopo di riconquistare la stazione e destabilizzare l'alleanza fra Dominio e Cardassia.
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