Jacques Bainville: differenze tra le versioni

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Bainville fu un cattolico tradizionalista, di nette convinzioni monarchiche e nazionaliste, antiliberali e antidemocratiche. Seguace di Charles Maurras, egli fu, sin dalla fondazione, tra i più assidui collaboratori dell'[[Action Française]], organo del movimento monarchico nazionalista propugnante una riforma della [[Francia]] in senso autoritario.
 
La sua profetica denuncia del [[Trattato di Versailles]] è contenuta nel suo celebre libro ''Les Conséquences Politiques de la Paix'', apparso nel 1920 come complemento al libro di Keynes, ''The Economic Consequences of the Peace''. Tale giudizio fu abbracciato retrospettivamente anche da [[Raymond Aron]], secondo il quale Bainville vide giusto quando comprese con largo anticipo che le durissime condizioni economiche imposte alla Germania dal Trattato avrebbero provocato nei tedeschi il desiderio di vendicarsi, vista l'impossibilità di liquidare l'enorme debito di guerra deciso dai vincitori in non meno di 30 anni. Secondo Bainville, i responsabili furono il presidente USA [[Thomas Woodraw Wilson]] e il primo ministro britannico [[David Lloyd George]] che col loro moralismo naïf punirono oltremodo i nemici sconfitti, dimenticando gli imperativi della geo-politica. Ad esempio smembrando l'ex Impero d'Austria-Ungheria, che avrebbbe potuto invece costituire un argine alle ambizioni continentali della Germania.
 
== Opere tradotte in italiano ==
* Jacques Bainville, ''Storia di Francia'' (''Histoire de France''), trad. Ugo Morinelli, Collezione Storia e vita n.13, Cappelli Editore, Bologna, 1928-1956.
* id., ''Napoleone. La più autorevole biografia di Napoleone Bonaparte'' (''Napoléon'', Fayard, Paris, 1931), Prefazione di [[Patrice Gueniffey]], trad. Massimo Giuffredi, Collana I Saggi n.309, Baldini Castoldi Dalai editore, Milano, 2006, ISBN 978-88-849-0920-6.
 
== Note ==
 
 
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