Sensore di prossimità: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Annullata la modifica 71710240 di 94.82.147.187 (discussione) |
||
Riga 3:
La distanza entro cui questi sensori rilevano oggetti è definita ''portata vedente''. Alcuni modelli dispongono di un sistema di regolazione per poter calibrare la lunghezza di veduta.
L'assenza di meccanismi d'attuazione meccanica, e di
==Segnale d'uscita==
Riga 9:
Il circuito che genera il segnale d'uscita può essere realizzato secondo diversi standard:
*come contatto puro, del tipo di quello che si presenta ai capi di un interruttore chiuso;
*tipo PNP, dove viene generato un segnale in tensione in grado di alimentare piccoli carichi;
*tipo NPN (chiamato anche ''open collector''), dove l'uscita viene portata a massa, dando la possibilità di chiudere un circuito esterno.
L'uscita è normalmente progettata per trattare segnali a bassa tensione (fino a 48V) e basse correnti (fino 200 mA), non adatte per comandare direttamente attuatori (elettrovalvole, teleruttori, motori, ecc.), ma adatte ad alimentare ingressi di schede di controllo, PLC o CNC.
I sensori PNP o NPN dispongono spesso di circuiti di protezione per ridurre la possibilità di danneggiamento in presenza di cortocircuiti o errori di cablaggio.
Riga 28:
===Sensori di prossimità induttivi===
I sensori di prossimità induttivi si basano sul principio della variazione di [[riluttanza]] che presenta un [[elettromagnete]], quando nelle vicinanze si presenta un
I circuiti interni del sensore rilevano la variazione di riluttanza, e superata una certa soglia, fanno commutare il segnale d'uscita.
|