Il sindaco del rione Sanità: differenze tra le versioni

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==Trama==
 
Il [[sipario]] si apre sul [[palcoscenico]] completamente al buio.<ref>Come in altre commedie, Eduardo con questo ripetuto artificio [[scenografia|scenografico]] sembra voler dire agli spettatori che sta per iniziare una creazione dalle tenebre: la vita della [[commedia]] nasce dal buio come la vita reale.</ref> È quasi l'[[Alba (giorno)|alba]] di una notte di settembre. Da una [[quinta (teatro)|quinta]] laterale comincia ad apparire una luce che poi si accende su un grande stanzone dalle cui finestre si vede la [[campagna]] [[Vesuvio|vesuviana]]. Prima la serva di casa Immacolata e poi Geraldina, la minore dei figli di Don Antonio Barracano, ciabattando tra sbadigli e stiramenti di membra, cominciano a mettere in opera uno strano allestimento. Uniscono tavoli, li coprono con dei lenzuoli bianchi, portano delle forti luci: insomma, stanno preparando una sorta di tavolo operatorio casalingo. Gennarino, altro figlio di Barracano, ancora in pigiama, porta un'attrezzatura di ferri [[chirurgia|chirurgici]]. Dal fondo entrano il dottore Fabio Della Ragione, anche lui in pigiama, e tre personaggi; due di loro, Catiello, il servo di casa Barracano, e 'O Nait, sorreggono il terzo: Palummiello, ferito ad una gamba per una sparatoria proprio con 'O Nait che ora l'assiste. Mentre il dottore cura la ferita, i due raccontano l'accaduto; il ferito grida per il dolore, rimproverato dal dottore perché potrebbe svegliare il padrone di casa, il cosiddetto [[sindaco]] del [[quartiere|rione]] napoletano dedella [[la Sanità]], una sorta di capofamiglia [[camorra|camorrista]], con cui i due [[criminalità|malavitosi]] vogliono parlare. Don Antonio intanto dorme, ignorando che la moglie Armida è stata morsa da uno dei cani da guardia della proprietà e, portata a Napoli al pronto soccorso, è ora ospitata nella casa di [[città]] del terzo figlio, Amedeo.
 
Alla comparsa di Don Antonio, un uomo "alto di statura, asciutto, nerboruto", di evidenti umili origini ed educazione ma fermo ed onesto nei suoi principi, il dottore lo informa dell'accaduto della notte e dell'incidente occorso alla moglie addossando la colpa alla ferocia del [[cane|mastino]] Malavita. Don Antonio ascolta imperturbabile il resoconto continuando a fare colazione con pane e latte. Il dottore riferisce a Barracano la sua intenzione di lasciarlo: vuole andare in [[Stati Uniti d'America|America]] da un suo fratello, vuole interrompere l'amichevole collaborazione, che dura ormai da trentacinque anni, constatando il fallimento del loro progetto di offrire aiuto e protezione ai delinquenti del rione Sanità colpevoli, secondo Barracano, solo di essere poveri ed ignoranti ed incapaci di giostrarsi tra le maglie della legge. Don Barracano non è d'accordo e avverte il dottore delle "spiacevoli" conseguenze che potrebbe avere se insistesse nella sua decisione. Al dottore scoppia la febbre per la rabbia e la paura e si ritira nella sua camera.