Codice penale italiano del 1889: differenze tra le versioni

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== Caratteristiche ==
Entrato in vigore il 1º gennaio [[1890]] (seppur approvato, tra l'altro con l'unanimità delle due [[Camere]], già dal 30 giugno [[1889]]), questo codice aboliva la [[pena di morte]] (che era ancora in vigore nei principali [[Stati europei]]) per tutti i reati, con l'eccezione di alcuni reati militari in tempo di guerra, e consentiva una limitata [[Sciopero|libertà di sciopero]]. Inoltre introduceva la [[Liberazione condizionale|libertà condizionale]], il principio rieducativo della pena ed aumentava la discrezionalità del [[giudice]] al fine di adeguare la pena alla effettiva colpevolezza del reo. Il Codice Zanardelli era un codice di impronta nettamente liberale: oltre a riaffermare i fondamentali principi di garanzia di derivazione illuministica[[illuministi]]ca, non ammetteva l'[[estradizione]] (neppure dello straniero) per i reati politici, eliminò i [[lavori forzati]], abbassò le pene, prevedeva le attenuanti generiche.<ref name=elab>[http://www.altrodiritto.unifi.it/ricerche/law-ways/musio/cap1.htm#h2 ''L'elaborazione del Codice Rocco - 2 - Il codice penale del 1889 e le correnti riformatrici di fine secolo'']</ref>
 
Disciplinava in modo articolato sia il tentativo che il concorso di persone, distinguendo la responsabilità dei concorrenti nel reato prevedendo figure di compartecipi primari e secondari.<ref name=elab/> Il problema dell'imputabilità veniva risolto alla luce della volontarietà del fatto, attraverso formulazioni chiare per la sua esclusione e diminuizione; veniva cancellata "la forza irresistibile", e l'ubriachezza non accidentale era considerata causa attenuante.<ref name=elab/> Esso distingueva tra detenzione e reclusione regolando quest'ultima secondo i principi dell'esecuzione progressiva e in funzione della rieducazione del condannato. Numerose erano le disposizioni in tema di dolo, errore, cause di giustificazione, disciplinando per la prima volta l'elemento soggettivo del reato e le cause di giustificazione.<ref name=elab/>
 
Il Codice Zanardelli sostituì il codice penale del [[1865]] che di fatto era il codice del [[Regno di Sardegna]] del [[1859]] esteso (con qualche modifica) all'intero territorio del [[Regno d'Italia]], ad esclusione della [[Toscana]] ove rimase in vigore il codice penale locale perché non conteneva la pena di morte a differenza del codice sardo.<br />
Per tale ragione è solo con il presente Codice Zanardelli che si raggiungerà la effettiva unificazione legislativa del Regno. Benché ritenuto da molti penalisti dell'epoca, specie quelli della scuola del [[positivismo giuridico]], un codice troppo "morbido" e obsoleto, in alcune parti, già al momento della promulgazione (in quanto riprendeva anche norme del [[Codice Napoleonico]], promulgato più di 80 anni prima), si trattava comunque di un codice penale avanzato rispetto ai precedenti e perfino a molti codici europei.<ref name=elab/>
 
== Il superamento ==