Etnomusicologia: differenze tra le versioni

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L''''etnomusicologia''' è una parte della [[musicologia]] e in un certo senso anche dell'[[etnologia]] che studia le tradizioni musicali orali di tutti i popoli europei ed extraeuropei. Fino a pochi decenni fa veniva detta, sia pure in maniera piuttosto generalizzante, '''musicologia comparata''', in quanto uno dei suoi fini è il confronto delle musiche dei popoli extraeuropei tra loro e con quelle dei popoli occidentali, anche se tra le due esiste una sottile e determinante differenza. Oggi, in virtù delle più recenti acquisizioni e dei mezzi di riproduzione sonora, l'etnomusicologia è una scienza musicologica autonoma: costituisce forse l'ambito più autentico e ricchissimo di spunti per la ricerca multidisciplinare dello studio delle tradizioni musicali ai fini di valorizzare l'approccio non volutamente colto: i suoi contributi anzi, hanno aiutato in particolare gli studi musicologici novecenteschi ad uscire da quegli steccati di conoscenze basati su presupposti colti. L'etnomusicologia, praticata con chiari intenti scientifici, chiarisce anzi tutta l'insufficienza e la parzialità delle teorie musicologiche fondate sull'assunzione di determinati elementi teorici come gli unici in grado di costituire il cosiddetto paradigma "vero" della musica, in quanto considerato l'unico riconosciuto come naturalmente possibile.
 
==Storia==
Nacque verso la fine dell’800, in [[Germania]], col nome di musicologia comparata (vergleichende Musikwissenschaft) ed i primi cultori di etnomusicologia furono [[Béla Bartók]], [[Constantin Brăiloiu]], [[Diego Carpitella]] e [[Alberto Favara]], anche se molti storici attribuiscono un ruolo fondamentale sulla paternità della etnomusicologia come scienza al fonetista [[Inghilterra|inglese]] [[Alexander John Ellis]], grazie alla sua ricerca sulle musiche orientali intitolata ''On the Musical Scales of Various Nations''.<ref name ="U">, Universo, De Agostini, Novara, 1964, Vol.iii, pag.412-413</ref> In Italia, le ricerche sulla musica e sul [[canto popolare]] iniziarono molto tardi, verso il 1948, con la fondazione del centro nazionale di studi di musica popolare.