Controllo di legittimità costituzionale: differenze tra le versioni

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L'accesso incidentale alla corte costituzionale presuppone invece che sia in corso un [[processo (diritto)|processo]] innanzi ad un giudice (il cosiddetto giudice ''a quo'', "da cui" viene messa in moto la questione) e questi, per risolvere il caso concreto, debba applicare una legge (o atto avente forza di legge) che ritiene incostituzionale: il giudice, su richiesta delle parti o d'ufficio, solleva la ''questione di costituzionalità'' della legge, sospende il processo e rimette la decisione alla corte costituzionale. Va rilevato che, in questo caso, l'incostituzionalità è condizione necessaria ma non sufficiente affinché la Corte costituzionale possa pronunciarsi; quanto alla rilevanza della questione, essa consiste nell'incidenza della costituzionalità della norma di legge sulla decisione che deve assumere il giudice che l'ha sollevata.
 
Il giudizio di costituzionalità successivo promosso in modo incidentale ha carattere ''concreto'' appunto perché presuppone la necessità di applicare la norma ritenuta incostituzionale ad una [[fattispecie]] concreta<ref>Ciò comporta la possibilità di intervento, dinanzi alla Corte, delle parti del giudizio "a quo"; per gli altri soggetti interessati alla ricaduta della causa, invece, la giurisprudenza delle varie Corti costituzionali è assai diversificata e, nel caso italiano, piuttosto restrittiva: v. [https://www.academia.edu/11435904/Intervento_nel_giudizio_di_costituzionalità Niente interventi nei giudizi incidentali – Diritto e giustizia, 28 maggio 2005]</ref></ref>; viceversa il controllo avviato con ricorso diretto, così come quello preventivo, ha carattere ''astratto''.
 
=== Conclusione del controllo accentrato ===