Amalasunta: differenze tra le versioni
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|data di nascita = [[495]]<ref>Sirago, p. 11</ref>
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|data di morte = 30 aprile<ref>Sirago, p. 101</ref>[[535]]
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|AnnoNascita = [[495]] circa<ref>Sirago, p. 11</ref>
|LuogoMorte = Isola Martana
|GiornoMeseMorte = 30 aprile<ref>Sirago, p. 101</ref>
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|Attività =
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== Biografia ==
[[File:1Empire of Theodoric the Great 523.png|miniatura|left|Il [[Regno degli Ostrogoti]]]]
Amalasunta, in gotico Amalaswintha,<ref>Cioè « la forte Amala », composto da ''Amal'' (nome della stirpe ''[[Amali|Amala]]'', che significa ''laborioso''), e da ''swind'' (''forte''): cfr. Giuseppe Falcone, ''Gli antroponimi gotici nelle Variae di Cassiodoro'', in AA. VV., [[Flavio Magno Aurelio Cassiodoro|Cassiodoro]]. ''Dalla corte di Ravenna al Vivarium di Squillace'', 1993.</ref> nacque a Ravenna da Teodorico e dalla principessa Andefleda (o Audefleda), figlia del [[re dei Franchi]] [[Clodoveo I]].<ref>Sirago, p. 11</ref>
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[[File:Isla Martana Lago Bolsena.jpg|thumb|upright=1.4|L'[[Isola Martana]] a [[Lago di Bolsena|Bolsena]], dove Amalasunta fu reclusa fino alla morte]]
La prevalenza di
Queste trattative sarebbero avvenute nel [[532]] e, sempre secondo Procopio,<ref>''Anecdota'', 100-104.</ref> avrebbero avuto l'intento di eliminare e sostituire [[Teodora (imperatrice)|Teodora]], divenendo lei imperatrice. I Goti a lei ostili sospettavano<ref>Secondo Procopio, ''De bello Gothico'', 11.</ref> invece che Amalasunta intendesse sposarsi con un altro nobile goto, eliminando il figlio dalla successione per governare direttamente l'Italia: questa tesi è ripresa da [[Gregorio di Tours]],<ref>''Libri Historiarum''.</ref> ostile nei confronti di Amalasunta a causa della sua confessione ariana.
Amalasunta appoggiò anche le operazioni della flotta bizantina di [[Belisario]], impegnata nella guerra contro i [[Vandali]], impossessandosi della fortezza di [[Lilibeo]], in [[Sicilia]], già possedimento ostrogoto portato in dote nel [[500]] da [[Amalafrida]], sorella di Teodorico e madre di [[Teodato]], al vandalo [[Trasamondo]]. La riappropriazione di Lilibeo non fu però riconosciuta da [[Giustiniano]], che dal [[533]] iniziò con il regno goto una complessa trattativa coinvolgente problemi politici e questioni teologiche - la [[controversia teopaschita]] - durante la quale Amalasunta avrebbe trattato con il senatore Alessandro, inviato dall'imperatore, la consegna dell'Italia all'Impero nel caso in cui, con la morte del figlio Atalarico, ormai gravemente malato, i suoi rapporti con la nobiltà gota si fossero dimostrati insostenibili.
Alla morte del figlio, avvenuta il 2 ottobre [[534]], Amalasunta divenne [[Monarca|regina]] a tutti gli effetti e
Non sono chiari tutti gli aspetti del complesso gioco politico nel quale finì per cadere Amalasunta, né quale sia stato il ruolo di Giustiniano attraverso il suo ambasciatore Pietro che, secondo Procopio, avrebbe avuto contatti con Teodato prima e dopo la decisione di relegare la regina sull'[[isola Martana]], nel [[lago di Bolsena]], dove nel [[535]],
Giustiniano, che pure aveva riconosciuto la legittimità del regno di Teodato, prese a pretesto l'assassinio di Amalasunta per iniziare la [[Guerra gotica (535-553)|guerra gotica]], che avrebbe visto i Goti fronteggiare i Bizantini per molti anni.
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|tipologia = regnante
|carica = [[Regno degli Ostrogoti|Regina degli Ostrogoti]]<br />con [[Teodato]]
|periodo = 2 ottobre [[534]] - 30 aprile<ref>Sirago, p. 101</ref>[[535]]
|precedente = [[Atalarico]]
|successivo = [[Teodato]]
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