Arzawa: differenze tra le versioni

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Circa un secolo più tardi, con l'impero ittita dilaniato da lotte dinastiche, abbiamo notizia sotto re Ammuna (1550 a.C. ca.) della rivolta di una serie di stati o regni vicini che "...''sono diventati apertamente ostili''"<ref>Trevor Bryce: The kingdom of the Hittites. Pag.102</ref>; tra questi viene indicato appunto ''Arzawiya''; Ammuna spese grande vigore ed energia per riaffermare l'autorità ittita, con discrete fortune.
Con quello che gli studiosi definiscono Nuovo Regno ittita, Hattusa torno' a pensare in chiave espansionistica; l'interesse principale dal regno di [[Tudhaliya I/II]] in avanti erano le rotte che portavano ai ricchi principati dell'area siriana. E tuttavia la tendenza del mondo ovest anatolico, e quindi Arzawa, a costituire confederazioni militari col rischio che queste potessero fare da preludio alla formazione di uno stato unitario, deve aver allarmato questo sovrano Ittita <ref>Trevor Bryce: The kingdom of the Hittites. Pag.123-124</ref>, al punto di ritenere che nessuna azione verso la Siria avrebbe potuto essere intrapresa senza prima essersi coperto le spalle ad Ovest; e d'altra parte le Terre Basse Ittite, così drammaticamente vicine all'area Arzawa, erano assai vulnerabili. [[Tudhaliya I/II]] decise perciò' di intraprendere una vigorosa azione preventiva invadendo i territori dell'ovest, con una serie di attacchi devastanti; e'è facile supporre che l'obiettivo principale fossero proprio i regni di Arzawa, ed infatti sconfisse sia [[Terra del fiume Seha]], che [[Arzawa Minor]] che [[Hapalla]]<ref>Trevor Bryce: I Troiani ed i popoli limitrofi. Pag.152</ref>, tutti stati Arzawa propriamente detti, anche se nel proprio cammino sottomise una serie di altri piccoli stati o principati. L'esito fu una deportazione di massa ad Hattusa di uomini ed animali. La devastante serie di campagne scateno' pero' una poderosa reazione: 22 stati dell'Ovest (tra i quali troviamo [[Wilusa]]) dettero vita a quella che gli annali del sovrano chiamano ''lega Assuwa'', contrattaccando <ref>Trevor Bryce: The kingdom of the Hittites. Pag.125</ref>; ma ancora una volta, con un drammatico assalto notturno, le forze Ittite ebbero la meglio, sconfiggendo la lega e deportando ad [[Hattusa]] oltre 10.000 prigionieri.
 
== L'apogeo: gli exploit di Madduwatta e di Tarhuna-Radu ==
Dal cosiddetto ''[[Inditto di Madduwatta]]''<ref>CTH 147 KUB 14.1 + KUB 19.38 (95)</ref> steso dal succesore di [[Tudhaliya I/II]], suo genero e figlio adottivo [[Arnuwanda I]] (1380 a.C. ca), veniamo a conoscenza della vicenda un po' confusa di un tale [[Madduwatta]], probabilmente un nobile di origine arzawa, venuto in contrasto con tale Attarisiya<ref>Lo storico svizzero Forrer, già negli anni '20, propose la sua identificazione con il leggendario Atreo, fondatore della casa regnante di Micene, per assonanza fonetica.</ref>, definito nel testo "''...il governante<ref>Beckman fa notare che il termine usato nel testo, LU, è differente da quello usato per i re, LUGAL, e quindi anche se il suo status è incerto è probabile che non fosse visto come un sovrano, anche se si tratta di un personaggio di elevato rango. Beckman, Bryce, Cline: the Ahhiyawa texts. Pag.97</ref> di [[Ahhiyawa]]<ref>Questa è la prima attestazione degli Ahhiyawa in area anatolica, come fa notare Cline; Beckman, Bryce, Cline: the Ahhiyawa texts. Pag.97</ref>...''", e con il sovrano di arzawa [[Kupanta Kurunta]]; la vicenda è complessa è tra tradimenti ed inganni sia verso gli altri protagonisti sia verso lo stesso sovrano Ittita, pare che Madduwatta alla fine sia riuscito a scalzare [[Kupanta Kurunta]], ad affrancarsi parzialmente dagli Ittiti ed a mettere insieme un considerevole regno nell'Anatolia occidentale, ivi comprese le terre arzawa<ref>Trevor Bryce: The kingdom of the Hittites. Pag.129-137.</ref>. In realtà l'''inditto'' è l'unico testo che ci narra questa vicenda ed in nessun altra tavoletta giunta sino a noi ci sono conferme neppure indirette del fatto che tale [[Madduwatta]] sia effettivamente asceso al trono arzawa, e potrebbe benissimo trattarsi di una esagerazione strumentale agli scopi di Arnuwanda; è comunque una vicenda sintomatica delle difficoltà incontrate dagli Ittiti in questa fase storica nel gestire il controllo su un'area in continua agitazione.
E comunque il regno Ittita, pur senza grandi perdite territoriali, vive un periodo di contrazione e di minor stabilità; le cronache di [[Tudhaliya III]]<ref>Tavolette di Ortakoy, Suel 2001</ref> (successore di Arnuwanda, 1370 a.C. ca) registrano "''movimenti ostili''" ai confini occidentali da parte di Kupanta Kurunta (che evidentemente è di nuovo sul trono nuovo re d'Arzawa), dei suoi tre figli e di un tale [[Tarhuna-Radu]] di cui non è precisato lo status<ref>J.D.Hawkins, The british museum journal: The Arzawa letters in recent perspective</ref>; con le milizie impegnate a fronteggiare una pesante offensiva dei [[Kaska]] da Nord che mette a rischio la stessa capitale Hattusa (saccheggiata e bruciata) Tudhaliya lascia inevitabilmente scoperto il fianco ad Ovest; e gli Arzawa, ora uniti proprio sotto Tarhuna-Radu<ref>Non si conosce la ragione, come evidenziano sia Hawkins che Bryce, che lo abbia portato sul trono a dispetto dei tre figli maschi di Kupanta Kurunta.</ref> ne approfittano: le milizie dell'Ovest dilagano occupando le Terre Basse ittite (a Est dell'attuale Konya), giungendo non lontane dal Marassantiya, il fiume che delimita il cuore storico della nazione Ittita<ref>KBO vi 28: "''Il nemico Arzawa ha saccheggiato la terra di Hatti ed ha portato la sua frontiera a Tuwanuwa e Uda''"</ref>.
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Con il passare degli anni, ed il lento declino dell'impero ittita alle prese con la crescente pressione degli Assiri ad Est e le consuete lotte dinastiche per il trono, la posizione di Mira deve essere cambiata: dalla corrispondenza infatti si nota che, pur restando vassallo, il tono con cui [[Tudhaliya IV]] si rivolge a Tarkasnawa è assai conciliante, quasi da pari, chiamandolo "''Mio figlio''"; chiede e non impone, rammenta obblighi del suddito verso di lui per ottenere ciò che domanda<ref>Si veda Lettera di Millawata, CTH 182.</ref>; oggi gli studiosi ritengono che verso la fine del regno di [[Tarkasnawa]] o in quello del suo successore (quindi negli ultimi anni dell'avventura Ittita, cioè all'inizio del 12° sec. a.C.), [[Mira]] possa essere stato il fulcro di un nuovo stato Arzawa unitario, come quello che un secolo e mezzo prima si era unito sotto [[Uhha-Ziti]]<ref>J.D.Hawkins, British museum journal: The Arzawa letters in recent perspective.</ref>, ma stavolta non antagonista degli Ittiti, semmai alleato o debolmente suddito; le prove in tal senso, tuttavia, sono ancora troppo deboli per trarre conclusioni definitive.
[[Tarkasnawa]] deve essere morto nei primissimi anni del 12º secolo, lasciando il trono ad un certo [[Parhuitta]] (o Mashuitta) <ref>Si veda KBO 18.18: il nome di questo sovrano non è chiaro</ref>, possibilmente suo figlio, destinatario di una lettera di [[Suppiluliuma II]] (figlio di Tudhaliya IV), nel quale egli viene appellato con le formule in uso tra Grandi Re; un ulteriore indizio dell'importanza raggiunta nuovamente dall'Arzawa in questo periodo.
 
La fine della storia di questo popolo, come di quello Ittita e di altri centri principali dell'Anatolia, sarebbe tuttavia arrivata di lì a poco: le invasioni dei cosiddetti ''[[Popoli del Mare]]'' avrebbero devastato l'Anatolia ed il medio oriente in generale (1180 ca.), non prima di aver distrutto le cittadelle Micenee patria di quegli [[Ahhiyawa]] che tanto avevano inciso negli eventi di queste civiltà; il faraone [[Ramesse III]] ci ricorda, in una stele issata a Medinet Habu<ref>Trevor Bryce: The kingdom of the Hittites. pag 337-338</ref>, di aver fermato in Fenicia la devastante avanzata di questi disperati predoni (1178 a.C.) che precedentemente avevano distrutto una serie di stati che egli ci elenca. Nella lista, assieme alla ''Terra di Hatti'', viene posta ''Arzawa''<ref>Iscrizione di Medinet Habu dell'ottavo anno di Ramesse III; linee 16-17</ref>, segno inequivocabile sia della direzione da cui la fine arrivò (da Ovest verso Est) sia del destino ultimo di questa civiltà secolare.
 
 
== Re di Arzawa unita ==