Gregorio Ricci Curbastro: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
===La giovinezza===
Nacque nella Bassa [[Romagna]]. La sua famiglia era tra le più antiche e nobili di Lugo, ed era per tradizione profondamente cattolica. Quando [[papa Pio IX]] effettuò il suo unico viaggio in Romagna (1857), sostò a Lugo presso il palazzo di famiglia. L’intensa fede religiosa fu un elemento fortemente caratterizzante tutta la vita dello stesso Gregorio <ref>[http://www.sironieditore.it/sezioni/articolo.php?ID_articolo=443&ID_libro=978-88-518-0040-6 Sironieditore.it: articoli: aiutami, se no divento pazzo<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Compì privatamente gli studi liceali; a soli sedici anni ottenne l'iscrizione al corso filosofico-matematico dell'[[Sapienza Università di Roma|Università di Roma]] (1869). L'anno seguente avvenne il crollo dello [[Stato Pontificio]] e Gregorio fu richiamato nella natia Lugo dal padre. Successivamente frequentò i corsi a Bologna, ma dopo solo un anno, nel 1873, si iscrisse alla [[Scuola Normale Superiore]] di [[Pisa]]. Nel [[1875]] si laureò a [[Pisa]] in Scienze fisiche e matematiche con una tesi sulle [[equazioni differenziali]] ottenendo la lode<ref>{{Cita libro|autore = Fabio Toscano|titolo = Il genio e il gentiluomo|anno = 2004|editore = Sironi Editore|città = |pp = 136-137}}</ref>. Lungo i suoi spostamenti, fu allievo di matematici del calibro di [[Enrico Betti]], [[Eugenio Beltrami]], [[Ulisse Dini]] e [[Felix Klein]].
 
=== Gli studi sul calcolo differenziale assoluto ===
Nel [[1877]] Ricci Curbastro vinse una [[borsa di studio]] presso la «Technische Hochschule» di [[Monaco di Baviera]], e successivamente lavorò come assistente straordinario di [[Ulisse Dini]], suo professore. Nel [[1880]] diventò professore straordinario di matematica all'[[Università di Padova]], dove si occupò in un primo tempo di [[geometria riemanniana]] e di forme differenziali quadratiche.
 
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*Di alcune applicazioni del calcolo differenziale assoluto alla teoria delle forme differenziali quadratiche binarie e dei sistemi a due variabili, «Atti del R.I.V.S.L.A.», s. VII, t. IV (a. a. 1892-93), pp. 1336-1364;
*Sulla teoria delle linee geodetiche e dei sistemi isotermi di Liouville, «Atti del R. I.V.S.L.A.», s. VII, t. V (a. a. 1893-94), pp. 643-681;
*Sulla teoria intrinseca delle superficie ed in ispecie di quelle di 2°º grado, «Atti del R. I.V.S.L.A.», s. VII, t. VI (a. a. 1894-95), pp. 445-488;
 
*Della equazione fondamentale di Weingarten nella teoria delle superficie applicabili, «Atti del R. I.V.S.L.A.», s. VII, t. VIII (a. a. 1896-97), pp. 1230-1238;