Deicidio: differenze tra le versioni

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"... Dette queste cose, Gesù fu turbato nello spirito, e così apertamente si espresse: «In verità, in verità vi dico che uno di voi mi tradirà». I discepoli si guardavano l'un l'altro, stando in dubbio di chi parlasse.... «Signore, chi è?» Gesù rispose: «È quello al quale darò il boccone dopo averlo intinto». E intinto un boccone, lo prese e lo diede a Giuda figlio di Simone Iscariota. E allora, dopo il boccone, [[Satana]] entrò in lui. Per cui Gesù gli disse: «Quel che fai, fallo presto». ... Egli dunque, preso il boccone, uscì subito..." (Giovanni 13:21)
 
Secondo alcune visioni, quindi, poiché Gesù stesso si sarebbe volontariamente consegnato al Sinedrio con il preciso scopo di farsi uccidere e poi risorgere, il Sinedrio e gli abitanti di Gerusalemme (presunti mandanti) non potrebbero più essere considerati i suoi assassini, ma dovrebbero essere considerati, insieme ai [[Esercito ebreo-romano|soldati ebreo- romani]] (gli esecutori), coloro i quali avrebbero involontariamente collaborato insieme a Gesù alla salvezza dell'Umanità.
Solo alla fine del [[XX secolo]] la Chiesa Cattolica iniziò ad assumere un atteggiamento di apertura verso gli Ebrei. Il [[Concilio Vaticano II]] (ottobre 1965) abolì con il decreto "Nostra Aetate" la definizione di Ebrei deicidi.
Il percorso verso una riconciliazione tra le due religioni, non sgradito agli Ebrei, è proseguito con [[papa Giovanni Paolo II]] che è stato il primo pontefice a visitare una [[sinagoga]] (1986) ed a riconoscere ufficialmente il moderno stato d’[[Israele]] (1992).