Guru Dutt: differenze tra le versioni

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Affermatosi come attore, Guru Dutt iniziò la carriera di regista a [[Bombay]], dove fondò una sua casa di produzione. Ottenuta una grande notorietà con ''[[Sete eterna]]'' (1957), Dutt diresse nel 1959 ''[[Fiori di carta]]'', primo film indiano in [[cinemascope]] che non ebbe però alcun successo, così come ''[[Il signore, la signora e la domestica]]'' (1962), del quale fu solo produttore. Guru Dutt morì nel 1964 per overdose di tranquillanti<ref>David Bordwell, Kristin Thompson, ''Storia del cinema e dei film'', vol. II, Editrice Il Castoro, Milano, 1998, parte IV, cap. XVIII.</ref>.
 
Pur senza allontanarsi dalle forme convenzionali del [[Cinema indiano|cinema hindi]], Guru Dutt ne rinnovò in parte i contenuti attraverso l'introduzione di strutture tematiche ispirate alla cinematografia europea e americana. Ne sono un esempio la denuncia dello sfruttamento della prostituzione in ''Sete eterna'' e la rappresentazione del fallimento e del declino fisico e psicologico del protagonista di ''Fiori di carta''<ref>David Bordwell, Kristin Thompson, ''Storia del cinema e dei film'', vol. II, cit., parte IV, cap. XVIII.</ref>.
 
== Note ==