Enrico Castellani: differenze tra le versioni

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Nato in [[provincia di Rovigo]], studia [[arte]], [[scultura]] e [[architettura]] in [[Belgio]] fino al [[1956]], anno in cui si laurea alla ''École Nationale Superieure''. L'anno successivo torna in [[Italia]], stabilendosi a [[Milano]], qui diviene esponente attivo della nuova scena artistica.
 
In particolare stringe rapporti di amicizia e collaborazione con [[Piero Manzoni]], con il quale forma un sodalizio artistico che incuriosiva i commentatori dell'epoca per il contrasto tra le loro personalità: tanto era vulcanico, scapigliato e giocoso Manzoni quanto Castellani era serio, distinto e riflessivo.<ref>Adachiara Zevi - Peripezie del dopoguerra nell'arte Italiana.</ref> Rapporti fruttuosi di scambio culturale vengono intrattenuti anche da Castellani con [[Agostino Bonalumi]] e [[Lucio Fontana]].
 
Dopo prime esperienze di carattere informale, ispirate all'[[action painting]] americana e soprattutto da [[Mark Tobey]], riconoscendo questo tipo di arte come maturo per un superamento, elabora con la collaborazione alla rivista ''[[Azimuth (rivista)|Azimuth]]'' da lui fondata insieme a Manzoni, un nuovo inizio, che propone l'azzeramento totale dell'esperienza artistica precedente, basato su un nuovo patto con il progresso sociale.