Buttero: differenze tra le versioni

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[[File:Buttero 1885.jpg|right|thumb|Ritratto di Buttero maremmano nel XIX secolo.]]
Nel giorno di [[Sant'Antonio abate]] (17 gennaio) per la benedizione degli animali, sfilano nei centri di [[Tarquinia]], [[Tuscania]], [[Marta (Italia)|Marta]], [[Valentano]], [[Canale Monterano]], [[Canino (Italia)|Canino]] e [[Montalto di Castro]]. Protagonisti delle varie feste della [[merca (allevamento)|merca]] a [[Blera]], [[Monte Romano]], [[Tarquinia]] e [[Tuscania]]: in occasione di quella che si svolge in [[aprile]] alla [[Roccaccia]], poco distante da Tarquinia, dopo aver marchiato a fuoco all'interno del recinto i giovani vitelli nati nell'anno, i butteri si cimentano in giochi di abilità. La partecipazione solenne in varie rievocazioni della [[Passione di Gesù]] assume una particolare colorazione e vivacità nella [[processione]] del Cristo Risorto che si svolge a Tarquinia nel tardo pomeriggio della domenica di [[Pasqua]]. I butteri precedono la statua facendosi largo tra la folla in sella al cavallo sparando (a salve) la loro [[Doppietta (arma)|doppietta]] maremmana.
 
Nei giorni 1º maggio e 15 agosto, le attività dei butteri vengono rievocate ad [[Alberese]], mentre durante l'intero periodo estivo sono di scena in varie aziende agricole della [[Maremma grossetana]] e [[Maremma laziale|laziale]].
La vita del buttero d'altri tempi da un punto di vista qualitativo non era certo da invidiare: il duro lavoro negli acquitrini della Maremma iniziava prima dell'alba, con il raduno delle mandrie che veniva effettuato in sella all'inseparabile cavallo. Pasto unico prima di mezzogiorno: "si faceva pagnotta con pane e [[cicoria]] accompagnati (ma non sempre) da un pezzo di [[ventresca]] o di [[budellone]]. Raccoglievamo pomodori, cicoria, patate e [[ferlenghi]] per l'[[acquacotta]]. All'imbrunire, dopo il ritorno alla stalla, l'unico ristoro era la [[rapazzola]], un rudimentale [[paltriccio]], accanto alle bestie. Qualche volta si raggiungeva il paese per una capatina all'osteria, a riscaldarsi col vino di cantina, discutere di bestiame e intonare un canto a braccio."
"si faceva pagnotta con pane e [[cicoria]] accompagnati (ma non sempre) da un pezzo di [[ventresca]] o di [[budellone]]. Raccoglievamo pomodori, cicoria, patate e [[ferlenghi]] per l'[[acquacotta]]. All'imbrunire, dopo il ritorno alla stalla, l'unico ristoro era la [[rapazzola]], un rudimentale [[paltriccio]], accanto alle bestie. Qualche volta si raggiungeva il paese per una capatina all'osteria, a riscaldarsi col vino di cantina, discutere di bestiame e intonare un canto a braccio."
 
== I butteri dell'Agro Pontino ==