Windsurf: differenze tra le versioni

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È costituito dai seguenti componenti essenziali, in genere [[Armo (vela)|armati]] e disarmati prima e dopo l'uscita in acqua:
 
* [[Tavola a vela|tavola]]
* [[Vela_Vela (sistema_di_propulsionesistema di propulsione)|vela]] (steccata)
* [[Albero (vela)|albero]]
* [[piede d'albero]]
* [[boma]]
* [[pinna (nautica)|pinna]]
* [[Deriva (scafo)|deriva]] (opzionale)
 
La vela, l'albero e il boma, presi nel loro insieme, costituiscono quello che, talvolta anche in italiano, si definisce ''rig''. L'immagine a lato illustra più dettagliatamente le varie parti di un windsurf.
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Una prima classificazione delle tavole da windsurf può essere effettuata in base alle seguenti caratteristiche:
 
* '''tavole dislocanti non plananti''' (dette anche ''longboards''): in genere lunghe e pesanti, adatte ai principianti per avvicinarsi a questo sport e dotate di superfici veliche ridotte. Solitamente questo tipo di tavole è munita di [[Deriva_Deriva (scafo)#Deriva_basculanteDeriva basculante|deriva mobile]] posizionata al centro dello scafo.
* '''tavole plananti''' (o ''funboards''): in genere corte e leggere, che necessitano di maggiore esperienza e dotate di superfici veliche più grandi, comunque che permettano alla tavola di entrare in planata con una determinata intensità del vento. Questo tipo di tavole sono dotate di una serie di cinghie punta piedi (''straps'') sulla poppa e di cimette sul boma che vengono utilizzate agganciandosi mediante un [[Trapezio (vela)|trapezio]] indossato dal surfista.
 
Ci sono delle particolari discipline che si possono praticare con il windsurf, ognuna delle quali individua diverse tipologie di tavole:
 
* Il '''windsurf''' ('''[[RS:X]]''' da {{OE|Vela|2008}}): una delle specialità veliche dei [[Giochi olimpici]], per i maschi dal [[1984]] (a [[Los Angeles]]), per le femmine dal [[1992]] (a [[Barcellona]]) che dal [[2008]], a [[Pechino]], ha sostituito la tavola [[Mistral (barca a vela)|Mistral]]. La grossetana [[Alessandra Sensini]] con questa tavola ha conquistato la quarta medaglia consecutiva (un argento per la prima volta, dietro ad una cinese, dopo due bronzi, con in mezzo il titolo olimpico e la medaglia d'oro a [[Giochi della XXVII Olimpiade|Sydney 2000]]).
 
* Il '''''Freestyle''''': si compiono evoluzioni molto complesse e spettacolari, come salti (per questi si usano onde piccole dette "chop") e rotazioni, con acqua calma o quasi. Diffusi trick freestyle sono lo Spock, la Flaka, Shaka, Eslider, Chacho, Burner, Funnell.
 
* Il '''''Wave''''': è la disciplina che più apparenta windsurf e surf: l'atleta mescola il surf da onda e il windsurf saltando e ''surfando'' (italianizzazione del termine ''surfing'') onde e frangenti. Questa specialità è forse la più spettacolare poiché permette al surfista di effettuare salti considerevoli e di chiudere evoluzioni (''trick'') totalmente fuori dall'acqua o facendosi trasportare dall'onda come nel surf sia con le spalle rivolte all'onda (surf back side) che difronte all'onda (surf front side). Attualmente questa disciplina, con le ultime manovre messe a punto dai più forti atleti del mondo, ha raggiunto livelli di spettacolarità eccezionali.
 
* Il '''''[[Formula (windsurf)|Formula]]''''': praticata con tavole dalle precise limitazioni (unica tavola con larghezza massima, poco spessore e lunghezza pinna definite) su di un vero e proprio percorso di regata molto simile a quello adottato dalle imbarcazioni a vela tradizionali (a due o più boe), dove si ripropongono quasi tutte le varie andature (bolina, traverso, lasco). Per le regate ''Formula'' si applicano le [[regole di regata internazionali]] (''Racing Rules of Sailing''), le stesse valide per le imbarcazioni da regata (con qualche ovvia semplificazione) e stabilite dall'''[[International Sailing Federation]]'' (ISAF) e adottate dalla [[Federazione Italiana Vela]] (FIV).
 
* Lo '''''Slalom''''': praticata con tavole con limitazioni meno restrittive (si può utilizzare un numero maggiore di tavole), con caratteristiche (lunghezza, larghezza, superificie velica) abbastanza variabili in base all'intensità del vento e di utilizzo. Si tratta di una competizione dove si deve arrivare prima degli avversari alla fine di un percorso che può essere di due tipi: definito da due boe, disposte all'incirca perpendicolarmente alla direzione del vento, determinando così una conformazione del percorso "ad otto" ed un'andatura che è solitamente al traverso; o da una successione di boe, disposte sempre più sottovento, in modo da determinare un percorso a forma di spezzata da coprirsi con una serie di laschi. Anche alle regate ''Slalom'' si applicano le ''Racing Rules of Sailing'', ma con notevoli semplificazioni. Entrambe le categorie di tavole ''Formula'' e ''Slalom'', per poter gareggiare negli eventi nazionali e internazionali, devono rientrare all'interno della lista delle tavole registrate anno per anno dall'ISAF (''Registered Formula Boards'' e ''Registered Speed/Slalom Boards'').<ref>[http://www.sailing.org/11669.php ISAF: Registered Formula Boards (Complete List)<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.sailing.org/11671.php ISAF: Registered Speed/Slalom Boards (Complete List)<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
* Il '''''Supercross''''': competizione dove, come per lo ''Slalom'', vince chi arriva per primo alla fine del percorso ma, fra un giro di boa e l'altro bisogna completare delle manovre ''Freestyle''.
 
* La '''''Velocità''''' (o '''''Speed'''''): tavole particolari (molto strette) vengono lanciate su un tratto d'acqua piattissima. Le velocità si aggirano intorno ai 45 nodi. Il record mondiale di velocità di una tavola a vela di questo tipo appartiene al francese [[Antoine Albeau]] con una velocità di 52.05 nodi (96.40&nbsp;km/h) In questa disciplina l'Italia vanta un solo risultato di rilievo: la vittoria di [[Andrea Baldini (surfista)|Andrea Baldini]] al Campionato del mondo di [[Dungarvan]], [[Irlanda|Ireland]]<ref>[http://www.speedworldcup.com/images/stories/documents/results/speed%20europeans%202009%20windsurf.pdf ''European Speedsailing Championships 2009 Full results Windsurfing '', dal sito ufficiale della Speed World Cup'']</ref>.
 
== Storia ==
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Negli Stati Uniti il windsurf però stentava a decollare ma, fortunatamente, nel 1971 un imprenditore tessile olandese, Martin Spanjer, durante un viaggio rimase colpito da un articolo pubblicato sulla rivista di bordo dell'aereo che lo stava portando in California. Appena giunto a destinazione contattò Schweitzer per ottenere la licenza di costruzione del windsurf per l'Europa; nacque così il ''Windsurfer Ten Cate'' che apparve per la prima volta in Europa nel 1972. L'anno successivo, visti gli scarsi risultati delle vendite dei primi prototipi, Drake cedette la sua quota societaria a Diana ed Hoyle Schweitzer che ne acquisirono tutti i diritti. Quattro anni dopo, in Svizzera, un altro imprenditore, Peter Brockhaus con la collaborazione del designer Ernstfried Prade, creò un nuovo marchio: era nata la ''Mistral''.
 
Nel 1978 entrò in produzione il ''Mistral Competition'': si trattava di un nuovo concetto di tavola, più leggera e dotata di deriva basculante, ma soprattutto di un boma in alluminio, decisamente più maneggevole dell'originale in legno di cui era dotato il ''Windsurfer''. Le prime uscite ufficiali del Mistral avvennero sul [[Lago di Garda]] che acquisì presto fama internazionale grazie ai [[Lago_di_GardaLago di Garda#Venti|venti costanti]] che soffiavano sulle sue acque e divenne una sorta di laboratorio europeo per lo sviluppo di nuovi prototipi e una fucina di talenti. Da qui l'eco del windsurf raggiunse tutto il mondo.
 
In quegli anni nacquero altri marchi come ''HiFly'' e [[Windglider]] che fecero anche la fortuna dei coniugi Schweitzer, detentori del brevetto, ai quali andavano i proventi delle ''[[Royalty|royalties]]'' pagate da tutte le aziende produttrici. Nel 1981 Brockhaus lasciò la Mistral per creare il futuro di questo sport con un nuovo marchio: ''F2 (Fun & Function)'', che presto sarebbe diventato famoso in tutto il mondo grazie anche ad un team di atleti tra cui figurava un nuovo astro nascente, il danese trapiantato alle isole Canarie [[Björn Dunkerbeck]].
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Tra le leggende viventi del windsurf vi sono l'hawaiiano Robby Naish e l'olandese Björn Dunkerbeck che possono essere considerati i maggiori esponenti delle varie discipline del windsurf essendo gli atleti che in assoluto hanno vinto più titoli mondiali. Jim Drake ha collaborato attivamente, fino alla sua morte, con la Star Board Windsurfing, una delle maggiori aziende produttrici di tavole a vela, amministrata dall'atleta norvegese Svein Rasmussen.
 
Il windsurf si è evoluto negli ultimi anni in modo particolare nella disciplina del freestyle. A partire dai primi del 2000 infatti sono stati portati sulla scena internazionale da windsurfer come Josh Stone e Ricardo Campello numerosi tricks, fino a quel momento impensabili. <ref>[http://www.worldofwindsurfing.net/de/press-lounge/lifestyle/geschichtliches.html World of Windsurfing : Geschichtliches<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> La nuova svolta ha dato l'input alla nascita di un movimento di windsurfer professionisti provenienti dal Sudamerica, in particolare da [[El Yaque]] e [[Bonaire]]. Tra questi sono molto conosciuti nella scena [[Gollito Estredo]], Kiri Thode, Steven Van Broeckhoven, i fratelli Taty Frans e Tonky Frans, Marcilio "Brawzinho" Browne. Per la categoria femminile, Sarah Quita Offringa, Yoli de Brendt, Laure Treboux.
== Windsurf e barca a vela ==
Sotto un certo punto di vista il windsurf può essere considerato la massima sintesi dell'[[barca a vela|imbarcazione a vela]] classicamente intesa anche se, rispetto a questa, sono assenti il timone ed il collegamento rigido dell'albero sullo scafo (non vi sono né [[Sartia|sartie]] né [[strallo (vela)|stralli]]). Inoltre peculiarità del windsurf rispetto alla maggior parte delle imbarcazioni a vela è quella di navigare con l'albero sbandato sopravvento, con il risultato che la spinta velica tende a sollevare dall'acqua tutto l'insieme imbarcazione-equipaggio, contrariamente a quello che avviene sulle altre imbarcazioni.
 
Tuttavia, con la tavola a vela tradizionale (tavole lunghe e dislocanti con deriva mobile), vi sono alcune limitazioni: l'angolo di bolina che si può stringere è più largo di quello di una barca inoltre le andature portanti sono instabili e possono essere usate solo per brevi tratti.
 
Per le tavole a vela plananti invece (tavole corte e senza deriva), all'aumentare dell'intensità del vento l'angolo di bolina che si può ottenere può avvicinarsi molto a quello di una barca convenzionale. Le tavole corte inoltre, raggiungono velocità molto più elevate in virtù di una minore superficie bagnata che equivale ad un minor [[Resistenza aerodinamica|attrito]] di uno scafo dislocante ed entrano in planata con maggiore facilità grazie al minor peso della tavola nonché di una conformazione e distribuzione dei pesi ottimizzata per tale scopo; per contro, a differenza degli scafi dotati di deriva, le tavole corte e plananti sono scarsamente versatili nella navigazione in dislocamento soffrendo maggiormente l'effetto dello [[scarroccio]] rispetto alle imbarcazioni.
 
Curiosamente, alcune soluzioni tecniche in origine affinate per il windsurf sono state adottate poi successivamente nel mondo delle barche a vela; l'utilizzo di materiali speciali (carbonio) per gli alberi e le appendici immerse, usati con l'obiettivo di migliorarne la risposta dinamica (''reflex'' e ''rigidità''), o le tecniche per garantire elevata [[Efficienza aerodinamica|efficienza]] alle superfici aerodinamiche come, ad esempio, le vele totalmente [[steccatura|steccate]] e a [[profilo ellittico]] o l'utilizzo dei cosiddetti ''[[camber]] inducer''<ref>http://www.google.com/patents?id=YiYfAAAAEBAJ&dq</ref> (induttori di profilo), che garantiscono alla superficie velica un [[profilo alare]] e più stabile, sono tutte invenzioni che vengono prima applicate al windsurf e poi alla barca a vela, compresi i costosissimi scafi da [[America's Cup|Coppa America]].
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Questo essenzialmente perché la vela tradizionalmente intesa, è imbrigliata in una serie di regole di [[stazza]] e di classe molto rigide che ne hanno fortemente limitato negli anni lo sviluppo e l'efficienza energetica mentre il windsurf ha rappresentato, tra le discipline nautico-sportive, una vero ''banco prova'' dove poter sperimentare liberamente le idee più stravaganti ma anche talvolta le più innovative.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Robby Naish P. Brockhaus ''Windsurfing con Robby Naish'' Mursia, Milano ISBN 9788842587347978-88-425-8734-7
* Robby Naish U.Seer ''Robby Naish Superstar'' Mursia, Milano ISBN 9788842587293978-88-425-8729-3
 
== Voci correlate ==
* [[RS:X]]
* [[Mistral (barca a vela)]]
* [[Campionati mondiali di windsurf]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Windsurfing}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Thesaurus BNCF}}
* {{Dmoz|World/Italiano/Sport/Acquatici/Windsurf/|Windsurf}}
 
{{Imbarcazioni a vela}}
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[[Categoria:Windsurf| ]]
 
{{Linkcategorie VdQ|dequalità}}