Pietro Metastasio: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m →‎Oratori: Ajout d'un lien vers l'article "Isacco figura del Redentore"
Nessun oggetto della modifica
Riga 34:
 
[[File:Pietro Metastasio.jpg|thumb|Ritratto di fantasia di Pietro Metastasio]]
Metastasio era ora ventenne. Quattro anni prima (nel [[1714]]) aveva preso i voti minori di [[abate]], senza i quali pareva impossibile intraprendere una carriera a [[Roma]]. La sua storia romantica, il fascino personale, le maniere incantevoli fecero di lui una figura ben distinta. Per due anni egli spese il suo denaro per accrescere la sua reputazione e decise di applicarsi seriamente nella sua professione. A Napoli entrò al servizio di un importante avvocato di nome Castagnola, il quale esercitò un notevole controllo su tempo ed energie del giovane.
 
Mentre lavorava per l'avvocato, Metastasio nel [[1721]] compose un [[epitalamio]] e probabilmente anche la sua prima serenata musicale, ''[[Endimione]]'', in occasione del matrimonio tra la sua patrona donna Anna Francesca Ravaschieri Pinelli di Sangro (più tardi sesta principessa di Belmonte) e il marchese don Antonio Pignatelli (più tardi [[principe di Belmonte]]). Nel [[1722]] il compleanno dell'imperatrice [[Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenbüttel]] fu celebrato con il massimo degli onori, quindi il viceré incaricò Metastasio di scrivere una serenata per l'occasione. Egli accettò l'ingaggio, a patto che l'autore rimanesse anonimo. Sotto questa condizione Metastasio produsse ''Gli orti esperidi'', che fu messo in musica da [[Nicola Porpora]] e cantato da un allievo dello stesso, il castrato [[Farinelli]], il quale fece uno spettacolare debutto e si legò al Metastasio con una calorosa amicizia fraterna tanto da chiamarlo "gemello caro" nelle sue numerose lettere al librettista, ricevendo i migliori applausi. La primadonna [[Marianna Bulgarelli]], detta ''La Romanina'' (per via della città di nascita), la quale interpretava ''Venus'' nel dramma, non si dette pace sino a che non ebbe scoperto l'autore. La Romanina persuase il poeta a rinunciare alla propria carriera legale e promise di assicurargli fama ed autonomia, qualora avesse voluto dedicare il proprio talento al dramma musicale.