Musica concreta: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
La musica concreta è fatta di suoni registrati e non ha nulla a che vedere con la musica tradizionale che abbraccia i concetti dell'armonia di tonalità e atonalità. Per fare un semplice esempio: il suono di una padella percossa non può essere atonale! |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 13:
{{quote|Nonostante l'apparente radicalismo, quell'esperienza (la musica concreta) non aveva saputo sviluppare oltre i limiti delle convenzioni estetiche e musicali l'intuizione originaria, del fondamentale dualismo delle radici dell'universo musicale, che è insieme linguaggio e segno fisico, sistema di referenze e ordine materiale, realtà culturale e naturale.|Da uno scritto di Pierre Schaeffer del 1966<ref name=Lanza>{{cita libro|titolo=Il secondo Novecento, (dodicesimo volume)|autore=Andrea Lanza|editore=EDT|anno=1991|pagine=240-241}}</ref>}}
La '''musica concreta,'''
Basata sui suoni pre-esistenti, la musica concreta inaugurò uno dei primi modelli di manipolazione del suono per fini compositivi
{{senza fonte|Tale musica si collocava in contrapposizione all'idea di "astrazione" che secondo Schaeffer caratterizzava l'approccio musicale dominante (musica elettronica, musica strumentale). Cioè, il pensare la musica per criteri astratti (armonia, contrappunto, notazione, dispositivi logici, etc.) piuttosto che elaborarla concretamente attraverso il suono e l'ascolto.}}
|