Frequenzimetro: differenze tra le versioni

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La maggor parte dei frequenzimetri utilizzano un [[contatore]] che totalizza il numero di ''eventi'' che si verificano in un certo intervallo di tempo, ad esempio, in ''1 secondo'', allo scadere del quale il valore del contatore è visualizzato sul display ed il contatore azzerato per poter effettuare un nuovo conteggio. Se l'evento di cui misurare la frequenza si ripete con sufficiente regolarità, e se la sua frequenza è significativamente più bassa di quella di [[clock]] dell'orologio usato per la misura della base dei tempi, la precisione della misura può essere di molto migliorata misurando il tempo totale impiegato a compiere un numero intero di cicli, piuttosto che misurando il numero di cicli compiuti all'interno di un certo lasso di tempo (questa tecnica di musurazione è spesso denominata ''tecnica reciproca''). L'oscillatore interno che permette al frequenzimetro di effettuare la misurazione è chiamato ''base dei tempi'', e necessita di una calibrazione periodica particolarmente precisa.
 
Se la grandezza da misurare è già una grandezza elettronica, una semplice interfaccia con lo strumento è sufficiente. Segnali più complessi richiedono invece adattamenti per essere resi misurabili. La maggior parte dei frequenzimetri richiedono la presenza di [[Amplificatore (elettronica)|amplificatori]], [[Filtro elettronico|filtri]] e adattatori per condizionare il segnale in ingresso. Altri tipi di eventi periodici devono essere convertiti in grandezze elettriche usando un un qualche tipo di [[trasduttore]]. Ad esempio, un evento meccanico potrebbe essere rilevato mediante interruzione di un fascio luminoso e successivo conteggio degli impulsi luminosi così generati.
 
Per misurare la frequenza della rete elettrica, in passato erano usati strumenti elettromeccanici, costituiti da una serie di [[induttore|induttori]], la cui [[risonanza]] era calibrata al di sopra e al di sotto di 50 Hz. La scala di lettura era costituita da una serie di lamine metalliche affiancate, ciascuna fulcrata in prossimità del campo magnetico generato dall'induttore. In corrispondenza di ciascuna era riportato un valore in Hz; 48,50,52,54,56 ecc. La lettura della frequenza si effettuava osservando il valore corrispondente alla lamina in vibrazione.
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Attualmente, per misure di frequenza e analisi di anomalie sulla rete elettrica, si usano strumenti elettronici dedicati, in grado di rilevare oltre la frequenza, variazioni anomale anche rapide della [[sinusoide]], impulsi, "buchi" momentanei, tutto registrato nella memoria dello strumento e stampabile sottoforma di grafico, compreso ora, minuto e secondo in cui si è manifestato l'evento. Solitamente questo tipo di strumento viene usato nei casi in cui la rete elettrica sia sospettata di provocare casuali e saltuari black out in laboratori o unità produttive.
 
I frequenzimetri usati in [[radiofrequenza]] (RF) sono piuttosto comuni, e si basano sugli stessi principi di funzionamento di quelli a bassa frequenza e sono dotati di più valori di fondo scala, chei quali si programmanoadattano automaticamente alla misura che si sta effettuando, in modo da prevenire l'overflow. Per frequenze molto elevate alcuni modelli sonodispongono equipaggiatidi conun lacircuito funzioneaggiuntivo chiamato [[prescaler]], checon riducela funzione di dividere per 10 la frequenza deldi ingresso, così da segnaleridurla ad un valore adattoaccettabile aper faril funzionarefunzionamento idei circuiti digitali ordinari. Ovviamente il valore visualizzato sul display tiene conto di questa riduzione, è forniscefornendo sempre la misura reale della frequenza. Se la frequenza è troppo elevata per essere ridotta con il prescaler, un [[miscelatore]] ed un [[oscillatore locale]] possono essere usati per generare una frequenza misurabile.
 
La precisione di un frequenzimetro è fortemente dipendente dalla [[stabilità di frequenza]] della base dei tempi usata.
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<!-- tradotta prima parte, una sistematina rapida non fara' male. non so come andare a tradurre alcune parti. -->
Il metodo adottato per aumentare sensibilmente la stabilità nel tempo dell'oscillatore, consiste nel racchiuderlo in un contenitore sigillato, definito ([[TCXO]]), ''Temperature compensated Crystal Osclillator'', ovvero oscillatore a quarzo controllato in temperatura. Spesso questo circuito è disponibile dal costruttore, come componente opzionale, in sostituzione all'oscillatore standard di base, meno costoso. Per effettuare misure ancora più accurate, questi strumenti dispongono di un ingresso costitituito da un connettore [[BNC]] o [[N]], atto a ricevere un segnale di riferimento esterno proveniente da un oscillatore ad alta stabilità ([[GPSrubidio]]) al, [[rubidiocesio]] o al [[cesioGPS]]). Dove non èsia necessario conoscere la frequenza con un così alto grado di precisione, possono essere utilizzati oscillatori più semplici. E' anche possibile misurare la frequenza usando le stesse tecniche in software in an [[embedded system]]. A [[Central processing unit|CPU]] per esempio, può essere arrangiato per misurare la sua frequenza di operazione prevista. Esso ha qualche base di tempo di riferimento da compararlo.