Mefistofele (opera): differenze tra le versioni

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|musica=[[Arrigo Boito]]
|libretto=Arrigo Boito
([http://www.digitami.it/opera.do?operaId=22 libretto della prima versione in facsimile] e [http://www.digitami.it/risorsa.srv?docId=10 formato testo]<br /> [http://operetta.stanford.edu/Boito/Mefistofele/libretto.html libretto online della seconda versione])
|soggetto=''[[Faust (Goethe)|Faust]]'' di [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]]
|numeroatti=un prologo, quattro atti, un epilogo
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|autografo=
}}
{{Citazione| Son lo spirito che nega<br />Sempre tutto: l'astro, il fior...<br />Il mio ghigno e la mia bega<br />Turban gli ozi al Crëator|Mefistofele, atto I scena II}}
'''''Mefistofele''''' è un'[[opera lirica|opera]] in quattro atti, un prologo e un epilogo, scritta e composta da [[Arrigo Boito]] ispirandosi al ''[[Faust (Goethe)|Faust]]'' di [[Goethe]].
 
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Nel Regno Unito la prima è stata il 6 luglio [[1880]] al [[Her Majesty's Theatre]] di [[Londra]] diretto da [[Luigi Arditi]] con [[Christina Nilsson]] e Campanini.
 
Negli Stati Uniti la prima è stata il successivo 16 novembre a [[Boston]], al [[Gran Teatre del Liceu]] di Barcellona l'il 1º dicembre 1880 ed a Varsavia il 20 dicembre.
 
La versione definitiva va in scena con successo il 25 maggio [[1881]] alla Scala diretta da [[Franco Faccio]].
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Al [[Wiener Staatsoper]] la première è stata nel [[1997]] diretta da [[Riccardo Muti]] con [[Samuel Ramey]] e fino al [[2001]] ha avuto 24 recite.
 
== Trama ==
 
=== Prologo in cielo ===
 
''Nebulosa''.
Dopo il preludio, echeggiano dietro la nebulosa i cori della prima falange celeste che inneggiano al signore (''Ave signor degli angeli e dei santi''). Compare Mefistofele (''Ave signor, perdona se il mio gergo''), che sfida il creatore: afferma di poter tentare il vecchio Faust. Il ''Chorus Mysticus'' acconsente e Mefistofele è sicurissimo della sua vittoria. Esce di scena al comparire dei cherubini, che, assieme alle penitenti, alle falangi celesti e a tutto il paradiso rendono una lode finale al Signore.
 
=== Atto I: La domenica di Pasqua ===
Scena I: [[Francoforte sul Meno]].
Durante le celebrazione della domenica della Pasqua, Faust e l'amico Wagner osservano incuriositi uno strano Frate Grigio.
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Mefistofele otterrà l'anima di Faust, se quest'ultimo, appagato dalla vita, dirà all'attimo fuggente «Arrestati, sei bello!».
 
=== Atto II: Il giardino, La notte del Sabba romantico ===
 
Faust, sotto il falso nome di Enrico, incontra la giovane Margherita, e i due si innamorano (''Cavaliero illustre e saggio''), mentre Mefistofele tenta di sedurre Marta. I due discutono sulla religione e Faust, richiesto da Margherita se crede in Dio, le dà una risposta ambigua: amore, vita ed estasi sono Dio, è solo un modo di definirle con una sola parola. Margherita vorrebbe trascorrere la notte con lui, ma non può perché la madre è in casa, e Mefistofele le dà una boccetta contenente sonnifero (in realtà veleno). Alla fine le due coppie di amanti si rincorrono per il giardino e si abbracciano.
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Nella seconda scena, Mefistofele porta Faust sul monte Brocken (''Su, cammina, cammina''), e gli mostra il [[sabba]] romantico. Gli stregoni e le streghe rendono omaggio a Mefistofele. Dopo l'[[aria (musica)|aria]] ''Ecco il mondo'' cantata da Mefistofele, compare l'immagine di Margherita. Faust ne è turbato: sembra sia stata decapitata, e il diavolo ironizza paragonandola a [[Medusa (mitologia)|Medusa]] decapitata da [[Perseo (mitologia)|Perseo]]. Mefistofele fa in modo che l'immagine scompaia, e il sabba riprende.
 
=== Atto III: La morte di Margherita ===
 
Margherita è condannata a morte per aver ucciso la madre e il figlio (''L'altra notte in fondo al mare''). Faust giunge con Mefistofele e cerca di convincerla a farla scappare (''Lontano, lontano''). Ma la donna, riconoscendo in Mefistofele il Diavolo, rifiuta di scappare con Faust, e l'anima della donna ascende al cielo (''Enrico, mi fai ribrezzo'').
 
=== Atto IV: La notte del Sabba classico ===
 
Mefistofele mostra a Faust la notte del sabba classico. Le coretidi e le ninfe rendono omaggio alla bella Elena di Troia, che però ha un'orribile visione della distruzione di Troia (''Notte, cupa, truce''). Faust compare e seduce Elena (''Forma ideal, purissima'').
 
=== Epilogo: La morte di Faust ===
 
Faust, tornato vecchio, è intento alla costruzione di un nuovo mondo, e, affascinato dalla prospettiva della propria opera (''Giunto sul passo estremo''), non vuole più concedere l'anima a Mefistofele. Compaiono le schiere angeliche che distolgono Faust dal diavolo. Mefistofele cerca di ipnotizzarlo ancora, ma Faust, davanti alle visioni celesti, pronuncia la fatidica frase: «Arrestati, sei bello», rivolta all'attimo fuggente. Mefistofele ha perso, Faust è salvo, mentre risuonano i canti delle schiere angeliche che avevano aperto l'opera. Mefistofele sprofonda nella terra, irradiato dalla luce dei cherubini.
 
== Brani famosi ==
* ''Ave Signor'', [[Coro (opera)|coro]] ([[prologo]])
* ''Ave signor, perdona se il gergo'', [[monologo]] di Mefistofele (prologo)
* ''Dai campi, dai prati'', [[romanza]] di Faust (atto primo)
* ''Son lo spirito che nega'', [[Aria (musica)|aria]] di Mefistofele (atto primo)
* ''Dimmi se credi, Enrico'', duetto tra Margherita e Faust (atto secondo)
* ''[[Ecco il mondo]]'', aria di Mefistofele (atto secondo)
* ''L'altra notte in fondo al mare'', romanza di Margherita (atto terzo)
* ''Lontano, lontano, lontano'', [[Duetto (musica)|duetto]] tra Faust e Margherita (atto terzo)
* ''Spunta l'aurora pallida'', romanza di Margherita
* ''Notte cupa, truce, senza fine, funèbre'', monologo di Elena (atto quarto)
* ''Giunto sul passo estremo'', romanza di Faust (epilogo)
* ''All'erta!...Ave, Signor'', [[concertato]] finale (epilogo)
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|}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Arrigo Boito, ''Il primo Mefistofele'', a cura di Emanuele d'Angelo, Venezia, Marsilio, 2013.
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.liberliber.it/audioteca/b/boito/index.htm File audio a www.liberliber.it]
 
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