Gravellona Toce: differenze tra le versioni

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Dopo essere divenuto comune autonomo nel [[1913]] (staccandosi dal comune di [[Casale Corte Cerro]]), Gravellona Toce subì un incremento notevole della popolazione grazie allo sviluppo industriale legato alla lavorazione del [[Cotone (tessuto)|cotone]], del [[marmo]] e del [[granito]], nonché per le officine elettriche e meccaniche. Anche dal punto di vista commerciale il paese si sviluppò, grazie alla posizione di crocevia fra importanti assi stradali.
 
Le due guerre mondiali comportarono rilevanti perdite di cittadini gravellonesi e l'arrestarsi momentaneo dello sviluppo del paese. Nella [[seconda guerra mondiale]], in particolare, Gravellona Toce è teatro di una grossa battaglia fra [[partigiani]] e [[naifascismo|nazifascisti]], dal 13 al 15 settembre [[1944]]. I nazifascisti, che presidiavano il paese con ingenti ed agguerrite forze, fecero di Gravellona Toce un centro nodale per le comunicazioni della zona.
 
Negli anni successivi, i gravellonesi ripresero a lavorare e a sviluppare la propria attività, nonostante la crisi del settore tessile dei primi [[anni 1950|anni cinquanta]] colpì la piccola imprenditoria locale. Negli [[anni cinquanta]] e [[anni sessanta|sessanta]] l'afflusso di famiglie provenienti dal [[Polesine]] e dalle regioni dell'[[Italia meridionale]] conferì al paese una realtà più varia dal punto di vista culturale. È in quegli anni che l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Cavagnino progettò e sviluppò una rilevante zona industriale nelle zone un tempo dedicate al [[pascolo]] ed all'[[agricoltura]]. Fiorirono diverse nuove attività artigianali, industriali e commerciali ed altre già attive colsero l'opportunità di ingrandirsi.
 
Il 1º maggio [[1954]], durante gli scavi per la costruzione di una casa, furono ritrovati dei frammenti di [[ceramica]]. Iniziarono così delle ricerche, vennero effettuate numerose campagne di scavi che si protrassero fino al [[1959]], che portarono alla luce numerose sepolture con relativi corredi funerari, resti di edifici, tratti di strada romana. Vennero ritrovati anche frammenti di selce lavorata del periodo [[neolitico]] ed i resti di una [[palafitta]].
 
All'inizio degli [[anni 1990|anni novanta]] il completamento dell'autostrada [[Autostrada A26|A26 Genova Voltri-Gravellona Toce]] ed il collegamento della stessa con la superstrada che conduce fino a Varzo e al [[Passo del Sempione]], rendono il paese ancora più centrale quale nodo di comunicazione fra [[Svizzera]] e [[Pianura Padana]].