Loderingo degli Andalò: differenze tra le versioni

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|Nome = Loderingo degli
|Cognome = Andalò
|PostCognome = o '''Loderengo'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Bologna
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== Biografia ==
Nacque a Bologna nel [[1210]] presso una famiglia nobile [[Ghibellini|ghibellina]]: da Andrea Lovello, soprannominato Andalò (donde il suo cognome) e da Ota. Fratello della beata [[Diana degli Andalò|Diana]] fondatrice del monastero domenicano di sant'Agnese e di [[Brancaleone degli Andalò|Brancaleone]] che fu podestà di Genova e poi senatore a Roma. Fu imprigionato nel [[1239]] da [[Federico II di Hohenstaufen|Federico II]]. Ricoprì in seguito la carica di podestà a Modena, Firenze e Bologna.
 
Nel 1260 fondò l'ordine dei ''[[Frati Gaudenti]]'' (o cavalieri di Santa Maria). Questo ordine, costituito da chierici e laici, aveva il compito sia di contrastare le eresie, sia di pacificare le avverse fazioni cittadine e per questi motivi i membri dell'Ordine avevano il permesso di portare armi. Assieme a [[Catalano dei Malavolti]] fu paciere in varie città per conto di [[Papa Clemente IV]], sebbene il loro ordine vietasse di ricoprire cariche politiche. I due religiosi furono due volte rettori a [[Bologna]] ([[1265]] e [[1267]]), mentre nel [[1266]], poco dopo la [[battaglia di Benevento (1266)|battaglia di Benevento]] e la sanguinosa cacciata dei ghibellini, furono inviati come pacieri a [[Firenze]].
 
Nel [[1260]] fondò l'ordine dei ''[[Frati Gaudenti]]'' (o cavalieri di Santa Maria). Questo ordine, costituito da chierici e laici, aveva il compito sia di contrastare le eresie, sia di pacificare le avverse fazioni cittadine e per questi motivi i membri dell'Ordine avevano il permesso di portare armi. Assieme a [[Catalano dei Malavolti]] fu paciere in varie città per conto di [[Papa Clemente IV]], sebbene il loro ordine vietasse di ricoprire cariche politiche. I due religiosi furono due volte rettori a [[Bologna]] ([[1265]] e [[1267]]), mentre nel [[1266]], poco dopo la [[battaglia di Benevento (1266)|battaglia di Benevento]] e la sanguinosa cacciata dei ghibellini, furono inviati come pacieri a [[Firenze]].
Qui ebbe modo di conoscerli [[Dante]], che li collocò entrambi nella bolgia degli ipocriti all'[[Inferno (Dante)|Inferno]] ([[Inferno - Canto ventitreesimo|Canto XXIII]]), costretti a vagare per l'eternità coperti da pesantissime cappe di piombo, all'esterno ricoperte d'oro zecchino.
 
Nel [[1267]] Loderingo si ritirò nel [[[[Eremo di Ronzano|convento]] (Eremoeremo) di [[Ronzano]]]] sulle colline Bolognesibolognesi. Qui ebbe per compagno [[Guittone d'Arezzo]] che gli dedicò una canzone nella quale esaltava la sua serena pazienza. Morì in convento nel [[1293]].
 
== Bibliografia ==