Italia-Germania 4-3 (film): differenze tra le versioni

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Vi convergono separatamente il rampante Federico, pubblicitario di successo e autore, tra l'altro, del famoso slogan "[[Milano da bere]]", e Antonio, insegnante in una modesta scuola media di periferia. Dopo una partitella nel parco della villa, i tre tornano in casa per preparare la medesima "cena" (polpette fritte) consumata nel '70 in occasione della semifinale dei campionati del mondo in Messico. I divertenti aneddoti ricordati insieme in parte rivisti grazie ad alcuni flashback non bastano a nascondere l'atmosfera di tensione che si percepisce e che è dovuta anche al fatto che Giulia, nonostante le richieste del marito - che le ricorda come Antonio e Federico fossero anche suoi amici - ha deciso di uscire e quindi di non partecipare alla serata. La situazione precipita quando lei, fasciata in un elegante e sensuale tubino nero, viene notata da Federico che, scherzosamente, le domanda dove stia andando vestita in modo così attraente. Quando Francesco, provocatoriamente, le chiede di rispondere all'amico, emerge prepotentemente la crisi di coppia che ha investito Francesco: lei ha un nuovo compagno e i due, già separati, sono ormai prossimi al divorzio.
 
In questo clima, che ormai ha ben poco a che vedere con un'allegra serata tra vecchi amici, si inserisce lo sfogo di Federico per una vita sempre di corsa e priva di affetti importanti, ma soprattutto il rancore che Antonio prova nei suoi confronti. Durante gli anni Settanta, infatti, la polizia aveva rinvenuto nella cantina di quest'ultimo delle [[Bomba Molotov|bottiglie Molotov]] che, a sua insaputa, vi erano state nascoste ldall'amico. Oltre ad un periodo in prigione, l'episodio avrebbe significato per Antonio anche la rinuncia ai suoi sogni: questi, che voleva diventare [[Magistratura democratica|magistrato]] democratico e scrivere un libro, si è ritrovato a fare l'insegnante di scuola media. Quando Federico gli domanda come aveva fatto a sapere che fosse lui il responsabile, Antonio risponde: "Eravamo sempre insieme, e proprio tu sei stato l'unico che non è mai venuto a trovarmi in carcere".
 
La lontananza, fisica e morale, dagli anni della giovinezza è simboleggiata dai discorsi che ora hanno come tema i rimedi contro la colite nervosa ("lo spasmoplus è ottimo"), consiglia Francesco, e dalla perdita di interesse per la partita. Riconquistato un minimo di serenità, gli amici decidono comunque di restare ancora un po' insieme, ma improvvisamente rientrano in villa Giulia, il suo nuovo fidanzato e tutti i partner d'affari (di varie nazionalità) della Disney che stanno concludendo con lei un contratto. Tutto sommato questa inattesa confusione distoglie Federico, Antonio e Francesco dai loro pensieri più cupi e così pensano di proseguire la serata uscendo, destinazione il bar vicino al liceo che i tre erano soliti frequentare. Al posto del bar, però, c'è un locale alla moda che, oltretutto, non serve vino. Gli amici sono quindi costretti a rinunciare al "bianchino" e, superata una certa diffidenza iniziale, a prendere la specialità della casa, il cocktail "happy sedan". Un episodio simbolico che segna il superamento dei vecchi rancori e dei problemi quotidiani e la voglia di essere, ancora una volta, i tre amici di sempre.