Filellenismo: differenze tra le versioni

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Il '''filellenismo''' ( "l'amore per la [[cultura greca]]") è stato un movimento intellettuale di primo piano a cavallo del XIX secolo che portò gli europei, come [[Lord Byron]], a sostenere l'[[guerra d'indipendenza greca|indipendenza greca]] dall'[[Impero Ottomanoottomano]]. Byron, oltre a sacrificare la sua vita in battaglia, fornì assistenza concreta mettendo a disposizione diverse navi da guerra che si rilevarono utile nella [[guerra di indipendenza greca]] nel 1820.
Nel tardo XIX secolo i sostenitori del movimento del filellenismo erano in gran parte facenti parte del movimento europeo del classicismo, un campo che stava subendo una crescente frattura fra l'approccio antropologico e quello classicista allo studio della [[Grecia antica]].
 
== L'eredità del filellenismo ==
Nel periodo di reazione e repressione politica che seguì la caduta di [[Napoleone]], quando la mentalità liberale della coltivata e prosperosa classe borghese della società europea ritrovò gli [[romanticismo|ideali romantici]] rivoluzionari del 1789-92 repressi dalla [[restaurazione]] dei vecchi regimi, l'idea di ri-creare uno stato greco in quei territori che risultavano "santificati" nella concezione che borghesi del tempo avevano dell'antichità - che si riflette anche nel loro [[neoclassicismo|arredi dei propri salotti e il contenuto delle loro librerie]] - offrì loro un ideale per cui combattere, ad una distanza romantica. In queste condizioni, la rivolta greca costituiva una fonte di ispirazione e di aspettative che non avrebbero mai potuto essere effettivamente soddisfatte, deludendo ciò che [[Paul Cartledge]] chiamò "l'auto-identificazione [[Epoca vittoriana|vittoriana]] con gloria che fu la Grecia".
 
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Nell'Ottocento italiano, il filellenismo, cioè l'appoggio alla rivolta contro il dominio ottomano, trovò un decisivo appoggio nella rivista «L'Antologia» di Firenze. Non macarono tra i letterati italiani quanti stabilirono un parallelismo tra il Risorgimento greco e quello italiano.
 
Tra gli aspetti più notevoli del filellenismo ottocentesco ci fu l'interesse per la poesia popolare della Grecia moderna.<ref name="Olympus">{{Cita libro |lingua = en |autore = Suzanne L. Marchand |titolo = Down from Olympus: Archaeology and Philhellenism in Germany (1750-1751) |url = http://books.google.de/books?id=IA9bPPM-2qcC&dq=Philhellenism&printsec=frontcover&source=bl&ots=mbGAB6tASE&sig=s2kjCSYjLBgyq0miXKCerGrzckU&hl=de&sa=X&oi=book_result&resnum=8&ct=result#PPA3,M1 |accesso = 30 gennaio 2009 |anno = 2003 |editore = Princeton University Press |pagina = 3 |isbn = 0-691-11478-1}}</ref>
<Ref name="Olympus">{{Cita libro
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|nome=Suzanne L.
|titolo=Down from Olympus: Archaeology and Philhellenism in Germany, 1750-1
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}}
</ref>
 
Tra i relativisti storici moderni, l'eredità classica è solo un aspetto della visione della Grecia che viene immaginata come ancestrale. Il tema di Nikos Dimou, ''la sfortuna di essere greco''<ref>''Η δυστυχία του να είσαι Έλληνας'', 1975.</ref>, è la percezione che il desiderio proiettato dall'Occidente filellenico verso i greci moderni a vivere all'altezza del glorioso passato dei loro antenati è sempre stato un peso per gli stessi greci.
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<references />
 
== Bibliografia ==
*{{en}} [[Thomas Cahill]], ''Sailing the Wine-Dark Sea: Why the Greeks Matter'', Nan A. Talese, 2003.
*{{fr}} Stella Ghervas, « Le philhellénisme d’inspiration conservatrice en Europe et en Russie », in ''Peuples, Etats et nations dans le Sud-Est de l’Europe'', Bucarest, Anima, 2004.