Sindrome dell'intestino irritabile: differenze tra le versioni

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== Patogenesi ==
{{F|malattie|gennaio 2012}}
Per definizione, non è possibile identificare un univoco elemento [[patogenesi|patogenetico]] che giustifichi lo sviluppo della sindrome dell'intestino irritabile. Benché siano state avanzate diverse ipotesi, la patogenesi della SII non è tuttora chiara. L'ipotesi più suggestiva è che le manifestazioni sintomatologiche siano causate da più fattori concorrenti, tra cui la predisposizione [[genetica]],<ref>Gemelli eterozigoti manifestano entrambi la SII in circa 8.4% dei casi, omozigoti in circa il 17.2%, '''Unigastro, vedi nota 1'''</ref> precedenti episodi infettivi acuti a carico del [[tratto gastrointestinale]] (soprattutto infezioni sostenute da ''[[Campylobacter]]'' e ''[[Shigella]]'') e la presenza di precipui stimoli biologici presenti nel lume intestinale, come alcuni [[antigene|antigeni]] alimentari, [[batteri]], [[allergene|allergeni]] o [[farmaco|farmaci]].

Ulteriore elemento è l'''ipersensibilità viscerale'', definita come un'abnorme percezione dei normali processi fisiologici connessi con la digestione; in tal senso, alterazioni delle fibre C afferenti intestinali o l'esaltata attività dei neuroni delle corna posteriori del [[midollo spinale]] sarebbero responsabili dell'anomala percezione della peristalsi e della distensione viscerale avvertiti nei soggetti con SII come ''dolore'' o ''fastidio''. Ulteriore ipotesi identifica la patogenesi della SII con un'alterazione del controllo [[sistema nervoso|neuro]][[Sistema immunitario|immuno]][[sistema endocrino|endocrino]]; in base a questa ipotesi, l'aberrante percezione dei normali processi digestivi sarebbe da imputare al disequilibrio di risposta tra cellule [[CD3]]<sup>+</sup>/[[CD25]]<sup>+</sup>, gli stimoli nervosi afferenti/efferenti e la secrezione di fattori neuroendocrini come il [[Ormone di rilascio della corticotropina|CRH]], il [[cortisolo]], la [[noradrenalina]] e l'[[adrenalina]]. L'ipotesi disregolativa dell'attività fisiologica intestinale trova conforto dall'evidenza che soggetti con precedenti infezioni o [[chirurgia]] del tratto gastrointestinale sono maggiormente predisposti allo sviluppo di SII.
 
Quali che siano i fattori scatenanti, è indubbio che il profilo [[psicologia|psicologico]] del paziente giochi un ruolo fondamentale nella patogenesi della SII; tale connessione è evidenziata dall'andamento ricorrente della malattia, con fasi di remissione e riesacerbazione, queste ultime molto frequentemente precedute da intensi stress psicofisici. Il dolore e il fastidio addominale, accompagnati da alterazione dell'alvo sono inoltre essi stessi causa di stress, ansia ed apprensione, stati emotivi che possono sostenere il circolo vizioso alla base della sindrome dell'intestino irritabile.