Carlo Antonio Casnedi: differenze tra le versioni

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Carlo Antonio Casnedi (1643-1725), gesuita milanese, confessore del governatore di Milano Juan Tomas Eriquez de Cabrera, teologo probabilista.
Carlo Antonio Casnedi (1643-1725) della Compagnia di Gesù, visse tra Milano, Madrid e Lisbona al fianco di Juan Tomas Enriquez de Cabrera, prima governatore di Milano poi ultimo ''almirante'' de Castilla, personaggio chiave della politica spagnola di fine Seicento; le sue vicende personali permettono di seguire da vicino gli avvenimenti cruciali della Guerra di successione, quando i delicati equilibri europei vengono rivoluzionati; sono anni segnati dall’apice del successo della Compagnia di Gesù e dai primi sintomi di un declino che si aggrava nel corso del XVIII secolo, fino a condurre alla soppressione dell’ordine. La sua poderosa ''Crisis theologica'' (Lisbona 1711-1719), testo controverso che sollevò aspre polemiche presso i contemporanei, costituisce un’efficace chiave di lettura dei dibattiti sei-settecenteschi relativi alla teologia morale e all’autorità della Chiesa di Roma e del pontefice.
 
 
== BibliografiaBiografia ==
 
Nato a Milano da Francesco Maria, futuro senatore, e Caterina Rumi, Carlo Antonio Casnedi entrò nel noviziato della Compagnia di Gesù a Novellara (Reggio Emilia). Studiò presso il Collegi Romano e divenne poi professore di umanità e di teologia a Milano, presso il Collegio di Brera. Lì divenne anche confessore, negli anni Ottanta del Seicento, di Juan Tomas Enriquez de Cabrera, governatore di Milano. Quando nel 1686 de Cabrera tornò a Madrid, Casnedi lo seguì. Il de Cabrera divenne un uomo chiave nella vita politica spagnola di fine secolo, ereditando dal padre il titolo di ''almirante de Castilla'' e svolgendo per alcuni anni, durante il regno di Carlo II, il ruolo di ''valido''. Durante la guerra di successione spagnola de Cabrera fuggì a Lisbona per organizzare la resistenza filoborbonica, e Casnedi lo seguì nonostante il divieto del Generale della Compagnia, Tirso Gonzalez de Santalla, che minacciò di scomunicarlo. Giunto a Lisbona ricevette la protezione del re portoghese, e durante il generalato di Michelangelo Tamburini fu riabilitato all'interno della Compagnia e ricoprì a Lisbona il ruolo di visitatore e di vice-provinciale. Fu esecutore testamentario dell'enorme fortuna che De Cabrera aveva lasciato alla Compagnia di Gesù, e si occupò delle delicate polemiche dei riti cinesi, che in quegli anni mettevano in difficoltà la presenza della Compagnia in Cina. Caduto in disgrazia presso il re portoghese, fu espuslo dal Portogallo e morì ottantesse in Spagna, a Badajoz.
 
 
 
== La ''Crisis theologica'' ==
 
Durante il periodo spagnolo Casnedi si dedicò alla stesura di una poderosa opera di teologia, la Crisis Theologica, che fu stampata solo alcuni ani più tardi a Lisbona (1711-1719). Si trattava di un testo in difesa del probabilismo, teologia morale molto diffusa all'interno della Compagnia, che in quegli anni era messo in discussione dallo stesso Generale dell'ordine, che riteneva tale sistema troppo pericoloso per le possibili derive lassiste. Questa posizione del Generale causò una vera e propria frattura all'interno dell'ordine, che si ridimensionò dopo la morte di Gonzalez ma non fu mai definitivamente risolta. Nel suo libro Casnedi vuole dimostrare l'origine antica del probabilismo, attraverso ampie citazioni dei Padri della Chiesa e di Tommaso, e vuole difendere l'auorità del pontefice e l'infallibilità dei suoi pronunciamenti. Il libro fu violentemente attaccato nel XVIII secolo dai rigoristi italiani (Ballerini, Migliorini, Concina, Patuzzi), e dalla pubblicistica antigesuitica francese.
 
 
 
== Bibliografia ==
 
F. Argelati, ''Casnedi Carolus Antonius'', in ''Bibliotheca scriptorum Mediolanensium'', Mediolani 1745, vol. I, col 334; vol. II, col. 1971; A. Astrain, ''Historia de la Compañia de Jesus en la asistencia de España'', Madrid 1902-1925, vol. VI, pp. 169-170; P. Bernard, ''Casnedi Charles Antoine'', DTC, vol. II/2, coll. 1822-1823; ''Casnedi Charles Antoine'', Sommervogel, vol. II, coll. 810-811; vol. XI, col. 1638; A. e A. de Backer, ''Bibliothèque des écrivains de la Compagnie de Jésus'', Liege 1858, t. IV, pp. 104-105; A. de Bil, ''Casnedi Carlo Antonio'', DHGE, vol. XI, coll. 1300-1301, Paris 1949; H. Hurter, ''Nomenclator Literarius Theologiae Catholicae'', t. IV, Oeniponte 1910, coll. 1300-1301; F. Raco, ''Casnedi Carlo Antonio'', DBI, vol. XXI, pp. 371-372; F. Rodrigues, ''História da Companhia de Jesus na assistência de Portugal'', Porto 1931-1950, t. IV/I, pp. 437-440; J.E. de Uriarte-M. Lecina, ''Biblioteca de escritores de la Compañía de Jesús'', t. II, Madrid 1930, pp. 142-143; G. Rumi, ''Casnedi Carlo Antonio'', in Dizionario della Chiesa ambrosiana, Milano, 1987-1993, vol. II, p. 733; M. Zanfredini, ''Casnedi Carlo Antonio'', DHCJ, p. 690.
Casnedi Carlo Antonio, in Dizionario Biografico degli italiani,