Carlo Antonio Casnedi: differenze tra le versioni

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{{W|biografie|febbraio 2007|'''[[Utente:Olando|<span style="color:#0000cd;">Paolo</span>]] &middot; [[Discussioni utente:Olando|<span style="color:#006400;">riferiscimi</span>]]''' 20:06, 25 feb 2007 (CET)}}
Carlo Antonio Casnedi (Milano, 1643-1725), gesuita milanese, confessore del governatore di Milano Juan Tomas Eriquez de Cabrera, teologo probabilista.
 
 
== Biografia ==
 
Nato a Milano da Francesco Maria, futuro senatore, e Caterina Rumi, Carlo Antonio Casnedi entrò nel noviziato della Compagnia di Gesù a Novellara (Reggio Emilia). Studiò presso il CollegiCollegio Romano e divenne poi professore di umanità e di teologia a Milano, presso il Collegio di Brera. Negli divenneanni ancheOttanta confessore,del negliSeicento annifu Ottantaconfessore del Seicento,governatore di Milano Juan Tomas Enriquez de Cabrera, governatore di Milano. Quando nel 1686 de Cabrera tornò a Madrid, Casnedi lo seguì., Ilrimanendogli desempre fedele, mentre De Cabrera divenne un uomo chiave nella vita politica spagnola di fine secolo, ereditando dal padre il titolo di ''almirante de Castilla'' e svolgendo per alcuni anni, durante il regno di Carlo II, il ruolo di ''valido''. Durante la guerra di successione spagnola de Cabrera fuggì a Lisbona per organizzare la resistenza filoborbonica,antiborbonica e Casnedi lo seguì nonostante il divieto del Generale della Compagnia, Tirso Gonzalez de Santalla, che minacciò anche di scomunicarlo. Giunto a Lisbona ricevette la protezione del re portoghese, e durante il generalato di Michelangelo Tamburini fu riabilitato all'interno della Compagnia e ricoprì a Lisbona il ruolo di visitatore e di vice-provinciale. Fu esecutore testamentario dell'enorme fortuna che De Cabrera aveva lasciato alla Compagnia di Gesù, e si occupò delle delicate polemiche dei riti cinesi, che in quegli anni mettevano in difficoltà la presenza della Compagnia in Cina. Caduto in disgrazia presso il re portoghese, fu espusloespulso dal Portogallo e morì ottantesseottantennee in Spagna, a Badajoz.
 
 
 
== La ''Crisis theologica'' ==
 
DuranteNegli ilultimi periodoanni spagnolodel XVII secolo Casnedi si dedicò alla stesura di una poderosa opera di teologia, la ''Crisis Theologica'', che fu stampata solo alcuni ani più tardi a Lisbona (1711-1719). Si trattava di un testo in difesa del probabilismo, il sistema di teologia morale moltopiù diffusadiffuso all'interno della Compagnia, che in quegli anni era messo in discussione dallo stesso Generale dell'ordine, che ritenevalo tale sistemaconsiderava troppo pericoloso per le possibili derive lassiste. Questa posizione del Generale causò una vera e propria frattura all'interno dell'ordine, che si ridimensionò dopo la morte di Gonzalez ma non fu mai definitivamente risolta. Nel suo libro Casnedi vuole dimostrare l'origine antica del probabilismo, attraverso ampie citazioni dei Padri della Chiesa e di Tommaso, emettendo vuolecosì in luce la fedeltà di tale ssitema alla tradizione della chiesa; nel I tomo egli difenderedifende l'auoritàautorità del pontefice e l'infallibilità dei suoi pronunciamenti. Il libro fu violentemente attaccato nel XVIII secolo dai rigoristi italiani (Ballerini, Migliorini, Concina, Patuzzi), e dalla pubblicistica antigesuitica francese.