Motion Picture Patents Company: differenze tra le versioni

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==Genesi e sviluppo della MPPC==
All'inizio del ventesimo secolo, ci sono alcune case che cercano di mantenere il controllo dei brevetti tecnici, ma in realtà è la libera concorrenza che fa crescere il mercato. In quegli anni, è oltremodo facile cominciare a produrre film e sono migliaia i piccoli produttori che concorrono a far nascere la nuova industria. La stessa cosa accade per la distribuzione e per i gestori delle sale, che si sono diffuse in maniera ramificata su tutto il territorio. Molti proprietari di sale diventeranno a loro volta produttori, come è il caso di [[Marcus Loew]] e dei [[Warner Bros.|i fratelli Warner]]. Ma questa situazione di libera concorrenza ben presto finisce: nel 1908, dieci fabbricanti di materiale cinematografico si associano nella MPPC, creando una situazione di monopolio sui materiali cinematografici.

Il nuovo cartello comincia a fare pressioni sui produttori e sui gestori dei teatri per ottenere condizioni ottimali. La politica della MPPC sfocia nella creazione di una propria società di distribuzione, la [[General Film Company]], la prima casa di distribuzione a livello nazionale che riesce, rapidamente, o ad assorbire compagnie più piccole o a contrastarle efficacemente. Nel 1910, sembra possibile il controllo totale del mercato e del territorio americano. Ma i progetti monopolistici dalla MPPC falliscono anche a causa di frizioni interne tra i suoi membri.

Alcuni di essi, i più ambiziosi, lasciano l'associazione. Il governo sceglie proprio quel momento di crisi per accusare la società di aver violato la legge anti trust. Ne consegue che gli indipendenti invadono il mercato e numerosi film stranieri, soprattutto italiani e danesi, arrivano nelle sale americane. Il 1914 segna la fine della MPPC come potenza economica di primo piano.
<ref>*{{fr}} Douglas Gomery, ''Hollywood - L'Age d'or des Studios'', ed. Cahiers du Cinéma (tradotto dall'inglese da Charles Tatum Jr.), 1987 ISBN 9782866420499 Pag. 15</ref>