Ibrāhīm Pascià: differenze tra le versioni

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== Gioventù ==
Ibrāhīm Pascià nacque nell'anno dell'egira 1204/1789-1790 nel villaggio di Nusratli (oggi Nikiforos), paese della madre e della nonna paterna, vicino alla città di [[Drama (Tracia)|Drama]], in [[Rumelia]] ([[Macedonia Orientale e Tracia|Macedonia orientale, Grecia]]), dove la famiglia si era stabilita dopo il matrimonio dei genitori .<ref>Afaf Lufti al-Sayyid Marsot, Egypt in the reign of Muhammad Ali, Cambridge 1984, p. 27, dove il nome del paese è riportato come Nasratli, adottando una vocalizzazione alternativa, ma errata, del nome turco scritto in caratteri arabi.</ref> Era il primo figlio di [[Mehmet Ali]], nato a Kavala, e di Amina. Falsa è la versione di alcuni storici occidentali del XIX secolo, secondo la quale la madre Amina lo avrebbe avuto dal primo marito e che sarebbe poi stato adottato da [[Mehmet Ali]] dopo il suo matrimonio con Amina.<ref>Afaf Lufti al-Sayyid Marsot, Egypt in the reign of Muhammad Ali, Cambridge 1984, p. 27.</ref>
 
Nel [[1805]], all'età di sedici anni, quando suo padre salì al potere in Egitto, fu tenuto incarcerato da un [[ammiraglio]] [[Ottomani|ottomano]]. Ibrāhīm riottenne la libertà quando il padre respinse con successo il tentativo d'invasione del [[Regno Unito]] in Egitto, condotto dal generale [[Alexander Mackenzie-Fraser]].