Batteria di flusso: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Stemby (discussione | contributi)
m →‎Distinzione dalle celle a combustibile: tolgo wlink: sarebbe questa stessa voce
Riga 10:
Le [[celle a combustibile]] sono dispositivi atti alla conversione elettrochimica in energia elettrica in cui un combustibile e un ossidante (da cui il suffisso '''redox''' che deriva da ''reduction - oxidation'') reagiscono scambiandosi elettroni all'[[anodo]] e [[catodo]] della cella, separati da una membrana che permette lo scambio di ioni. Questi dispositivi non sono soggetti alla [[Rendimento (termodinamica)|limitazione per motori termici di Carnot]] e in linea teorica possono generare elettricità finché vengono forniti di combustibile e ossidante. Esse differiscono dalle batterie perché in una batteria la densità di energia è limitata dalla capacità d'immagazinamento del fluido, mentre le celle a combustibile, essendo rifornite esternamente, permettono la regolazione della potenza e dei parametri elettrici.
 
L'elettrolito in una cella a combustibile rimane sempre all'interno del reattore (sotto forma di una membrana che permette lo scambio di ioni, ad esempio). Quello che fluisce nel reattore sono solo sostanze chimiche elettroattive, che non conducono l'elettricità (idrogeno, metanolo, ossigeno, ecc), a differenza delle [[batterie di flusso]], in cui almeno alcuni degli elettroliti (generalmente i maggiori in termini di peso e volume) fluiscono attraverso il reattore.
 
Le batterie di flusso si distinguono dalle celle a combustibile anche in quanto la reazione chimica indotta spesso è reversibile, ad esempio sono generalmente batterie di secondo tipo che possono essere ricaricate senza sostituire il materiale elettroattivo. Un altro importante aspetto nelle batterie di flusso redox è che la potenza e la densità energetica delle batterie sono indipendenti l'uno dall'altro, in contrasto con le batterie ricaricabili di secondo tipo.