Partito Comunista degli Stati Uniti d'America: differenze tra le versioni
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Il 30 agosto del 1919 si tenne a [[Chicago]] un congresso straordinario del PS; l'ala sinistra era a un bivio: o forzare la mano e tentare un controllo diretto del partito (invitando a votare di soppiatto i delegati radicali precedentemente espulsi) oppure dare vita a una scissione. [[John Reed]] e [[Benjamin Gitlow]] supportarono la prima ipotesi, mentre [[Charles Ruthenberg]] e [[Louis C. Fraina]] optarono per la seconda e il 1º settembre essi presenziarono un congresso indipendente in cui si tenne il battesimo del Partito Comunista statunitense.
Nel frattempo il piano di Reed e Gitlow andò in frantumi, perché una soffiata alla [[polizia]] portò allo smascheramento e all'arresto dei delegati rivoluzionari.
La presenza di due partiti comunisti concorrenti, che potevano contare su circa 12.000 membri, non piacque al Comintern che invitò i due movimenti a fondersi per creare un partito comunista unito che seguisse le direttive di [[Mosca (Russia)|Mosca]]. All'interno del CPUSA il già citato Ruthenberg e [[Jay Lovestone]] accettarono questa direttiva mentre [[Nicholas I. Hourwich]] e [[Alexander Bittelman]], capi della corrente indipendentista, mostrarono una certa insofferenza ma dovettero piegarsi a un successivo e ben più duro richiamo del Comintern: nel maggio del [[1921]] il CLP confluì nel CPUSA.
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