Siamo uomini o caporali: differenze tra le versioni

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== Trama ==
Totò Esposito ([[Totò]]) è una comparsa [[teatro|teatrale]]. StancoSi dellepresenta angherieagli chestudi subiscecinematografici quotidianamenteper dall'amministratoreun delfilm [[teatrosu Napoleone, entra invece nella scena di posaun film su Nerone mentre stanno girando. Il responsabile per le comparse ([[Paolo Stoppa]]) inviene cuichiamato occasionalmenteed lavora,incolpato di non aver fatto attenzione delle sue comparse. Vestito poi da milite delle truppe napoleoniche entra nuovamente nella scena del film su Nerone. Quando il regista infuriato chiama Meniconi questo minaccia Totò di ucciderefarlo arrestare, Totò sfila il suofioretto superioree (Paolominaccia Stoppa)di uccidere chi gli capita. Viene bloccato e sbattuto in una [[ospedale psichiatrico|clinica psichiatrica]] perché considerato [[pazzo]].
 
Allo [[psichiatra]] Totò racconta la storia della sua vita e di tutti i soprusi che gli sono capitati. La sua "odissea" - come la definisce lui stesso - inizia durante la [[seconda guerra mondiale|guerra]]. Per sbarcare il lunario, si mette al servizio di quanti non vogliono o non possono attendere nelle lunghe file per il cibo davanti ai negozi in tempo di guerra. Totò, per passare avanti agli altri clienti, ricorre a piccoli trucchi: li distrae verso un inesistente "puntino nero", suscitando in loro il dubbio che si tratti di un aeroplano, si traveste da [[gerarca|gerarca fascista]] e da ufficiale [[nazismo|nazista]]. Alla fine viene scoperto da un [[Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale|milite fascista]] (Paolo Stoppa) che lo fa arrestare dai tedeschi.