Gaio Musonio Rufo: differenze tra le versioni

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=== Le influenze degli altri filosofi ===
Benché non vadano trascurate la sua innata predisposizione caratteriale, nonché la componente spontanea del suo pensiero, è indubbio che le grandi figure del passato abbiano in parte contribuito a formarne la particolare statura di uomo e filosofo; d'altra parte cita spesso come modelli da seguire [[Socrate]] e i cinici (il cinismo venne recuperato e apprezzato come modello presso il [[neostoicismo]], anche [[Seneca]] tessé le lodi di [[Diogene]] di [[Sinope]]).
 
Influssi più difficilmente accertabili sono quelli del cristianesimo delle origini. Egli sicuramente piacque a posteriori a molti cristiani (soprattutto per certe sue concezioni sul perdono, sul matrimonio e sulla donna), ma più difficile è dire se egli durante la sua vita abbia avuto modo di incontrare dei cristiani e di valutarne ed elaborarne le concezioni etiche.
 
Ma forse questo è un dubbio di minore importanza, d’altro canto i tempi erano maturi per lo sviluppo di quel tipo di pensiero e, come si è visto, non mancavano, nel passato, autorevoli esempi. Inoltre è sempre opportuno mantenere le debite distanze tra il pensiero cristiano e quello filosofico pagano, benché, infatti, si possano riscontrare dei contatti per quanto riguarda l’etical’[[etica]], non bisogna dimenticare che il frutto di tali riflessioni è spesso il risultato di differenti, se non addirittura opposte, concezioni della vita terrena. Non solo: a parte la tendenza cristiana a trascendere i limiti umani, anche in campo etico, molto di ciò che viene elaborato e discusso nel [[I secolo d.C.]] fa parte, già da tempo, del patrimonio spirituale dell’umanità.
 
== Il suo pensiero ==