Dinastia Han: differenze tra le versioni
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=== La via della seta ===
I traffici lungo la via della seta rappresentarono l'interscambio commerciale tra l'[[Impero romano]] e la Cina. I beni scambiati erano seta e pietre preziose dalla Cina e vetro, avorio, argento e incenso dall'Impero romano. Era nota anche una via marittima che portava dal [[Nilo]] alla costa africana e, di lì sfruttando gli [[aliseo|alisei]], in [[India]]. Dall'India, circumnavigando la penisola malese, si poteva arrivare alla foce del [[Zhu Jiang]]珠江, o [[Fiume delle Perle]]. In quell'area sono state trovate monete romane. Nel ''[[Libro degli Han posteriori|Hou Hanshu]]'' (Storia degli Han Occidentali) è registrato l'arrivo di un'ambasciata da ''Da Qin'' (come era nota [[Roma]] a quel tempo in Cina) da parte del sovrano romano ''An Dun'' (Antonius? il candidato più probabile è [[Marc'Aurelio]] che si fece chiamare anche col nome del suo predecessore [[Antonino Pio]], in forma di rispetto).
L'ambasciata raggiunse [[Luoyang]] nel [[166]] e fu ricevuta alla corte dell'imperatore Han [[Huandi]], ma la sua provenienza fu messa in dubbio a causa dei modesti doni offerti, per lo più di origine indiana e africana. Ovviamente la missione potrebbe essere stata realmente proveniente dall'impero romano, del tutto ignaro dell'uso del sistema di tributo in uso presso la corte cinese.
Sporadici contatti, ancora dubbi, sono segnalati in Afghanistan tra truppe cinesi e truppe romane mercenarie al soldo di signori locali, forse sbandati dopo la sconfitta di [[Marco Licinio Crasso]].<br />▼
Ulteriori tentativi cinesi di mettersi in contatto con l'impero romano, con ambasciatori che giunsero fino alle sponde del [[Mar Nero]] o del [[Mar Caspio]], furono fatti fallire dai [[Impero partico|Parti]] che avevano tutto da perdere, dato il loro vantaggioso ruolo di intermediatori nel commercio intercontinentale. <br />▼
▲Sporadici contatti, ancora dubbi, sono segnalati in Afghanistan tra truppe cinesi e truppe romane mercenarie al soldo di signori locali, forse sbandati dopo la sconfitta di [[Marco Licinio Crasso]].
▲Ulteriori tentativi cinesi di mettersi in contatto con l'impero romano, con ambasciatori che giunsero fino alle sponde del [[Mar Nero]] o del [[Mar Caspio]], furono fatti fallire dai [[Impero partico|Parti]] che avevano tutto da perdere, dato il loro vantaggioso ruolo di intermediatori nel commercio intercontinentale.
I primi monaci buddhisti raggiunsero la Cina attraverso la via della seta durante questa dinastia, ma il loro impatto fu pressoché nullo. Solo dopo la definitiva caduta dinastica il [[Buddhismo]] si sarebbe diffuso compiutamente.
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