Valentino (stilista): differenze tra le versioni

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|PostNazionalità = , creatore dell’[[Valentino Fashion Group|omonimo marchio]]
|Immagine=Valentino Liz Hurley Cannes.jpg
|Didascalia=Valentino con [[LizElizabeth Hurley]] al [[Festival di Cannes]]
}}
 
== Biografia ==
[[File:ValentinoKennedyCapri.jpg|thumb|left|upright=0.8|Valentino con [[Jacqueline Kennedy Onassis]] a [[Capri (Italia)|Capri]] negli [[anni 1960|anni sessanta]]]]
Nato a [[Voghera]] nel 1932, fin da giovanissimo attratto dal mondo della [[moda]] e dalla creatività sartoriale, frequenta una Scuola di Figurinofigurino a [[Milano]] e contemporaneamente studia francese alla [[Berlitz School]] e viaggia all'estero, trascorrendo un lungo periodo a [[Parigi]]. Studia stilismo all'École de La Chambre Syndicale de la Couture.
 
Negli [[Anni 1950|anni cinquanta]], dopo essersi fatto notare partecipando a un importante concorso, entra come collaboratore nella Casa di Moda di [[Jean Dessès]] e nell<nowiki>'</nowiki>''atelier'' di [[Guy Laroche]]. Nel 1957 fonda la ''Valentino'' insieme ad alcuni soci, fra cui il padre. Tuttavia gli alti costi di gestione, unitamente al gusto per il lusso dello stilista, portarono i soci a ritirarsi dall'attività, facendo quasi andare la casa di moda in bancarotta. Fu risolutiva l'entrata nella società del compagno [[Giancarlo Giammetti]], studente di architettura con il quale Garavani avviò una nuova casa di moda, occupandosi esclusivamente dell'aspetto creativo, e lasciando al socio l'aspetto finanziario.
 
Nel [[1959]] apre il suo ''atelier'' a [[Roma]] in [[via dei Condotti]] e nel [[1960]] inizia la sua collaborazione con [[Giancarlo Giammetti]] che seguirà lo sviluppo del suo [[marchio]]. Nel [[1962]], dopo il trionfo della sua prima collezione a [[Pitti Immagine|Pitti Moda]] di [[Firenze]], Valentino diviene in breve uno dei più apprezzati e dei più popolari ''couturiers'' del mondo. Le due pagine che l'edizione francese di ''[[Vogue (rivista)|Vogue]]'' gli dedica sono il segno della sua consacrazione tra i grandi della Moda.
 
Nel [[1967]] gli viene conferito a [[Dallas]] il Premio Neiman Marcus, equivalente, nel mondo della Moda, all'[[Premio Oscar|Oscar]] cinematografico. In questo stesso anno disegna le divise per gli assistenti di volo della [[Trans World Airlines|TWA]] e presenta la prima collezione Valentino Uomo. Nel [[1968]] inizia ad usare come griffe la celebre "V", e, ormai parte del Gotha degli stilisti, crea l'abito da sposa per le nozze di [[Jacqueline Kennedy Onassis|Jacqueline Bouvier]] con [[Aristotele Onassis|Onassis]].
 
Negli anni ottanta Valentino affida alla [[Italiana Manifatture SpA]] dei fratelli Castelletti di [[San Benedetto del Tronto]] la produzione e distribuzione mondiale delle linee Valentino Jeans, Oliver, Valentino Junior, 18:18. Dagli [[Anni 1970|anni settanta]] in poi Valentino veste le donne più famose del mondo ed apre ''boutique'' a [[New York]], [[Parigi]], [[Ginevra]], [[Losanna]], [[Tokyo]]. Viene creato anche un profumo che porta il suo nome, che nel [[1991]] sarà seguito dal profumo "Vendetta".
 
Nel [[1971]] è ritratto dal pittore statunitense [[Andy Warhol]]. Nel [[1985]] riceve dal [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]] la decorazione di Grand'Ufficiale dell'Ordine al Merito, nel [[1986]] il titolo di Cavaliere di Gran Croce, nel 1996 è nominato Cavaliere del Lavoro; nel luglio [[2006]] gli viene conferita la [[LégionLegion d'honneuronore]], la più alta onorificenza della [[Francia|Repubblica Francesefrancese]].
 
Valentino segue anche le tematiche sociali: insieme a Giancarlo Giammetti dà vita nel 1990 all'Associazione L.I.F.E, che si propone di combattere l'[[AIDS]] mediante campagne di informazione, supporto ai parenti degli ammalati e incentivazione della ricerca. La sua griffe, oggetto di desiderio per tutti i cultori della moda, è universalmente sinonimo di alta classe e creatività. Il celebre marchio, venduto nel [[1998]] alla casa tedesca HDP, è stato rilevato nel 2002 dal [[Marzotto|Gruppo Marzotto]].
 
Il 4 settembre 2007 Valentino dice addio alla moda. La griffe da lui fondata oltre 45 anni prima non si avvarrà più della sua creatività.<ref>[http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=1.0.1271553090 ''L'addio di Valentino: lascia dopo 45 anni di carriera]'' [[Adnkronos]]</ref> Sarà sostituito da [[Alessandra Facchinetti]]. Cinque mesi dopo, Matteo Marzotto lascia la presidenza. Dopo solo due stagioni [[Alessandra Facchinetti]] lascia l'azienda. Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli, che per dieci anni hanno disegnato gli accessori per Valentino, sono nominati direttori creativi. Il 20 novembre è stato distribuito nei [[cinema]] italiani il film-[[documentario]] ''[[Valentino: The Last Emperor]]'', diretto dal regista [[stati Uniti d'America|statunitense]] [[Matt Tyrnauer]], pellicola che segue gli ultimi due anni di attività dello stilista.<ref>[http://www.newnotizie.it/2009/11/19/cinema-arriva-in-italia-valentino-lultimo-imperatore/ Cinema: arriva in Italia ''Valentino l'ultimo imperatore''.]</ref>
 
Nel [[2010]] viene indagato dalla [[Procura della Repubblica]] di Roma per reati fiscali.<ref>[http://www.repubblica.it/cronaca/2011/01/12/news/da_valentino_alla_gregoraci_ecco_i_vip_della_lista_falciani-11117727/ Da Valentino alla Gregoraci ecco i vip della "lista Falciani"]</ref> Il 7 settembre [[2011]] Valentino è stato onorato presso il [[Fashion Institute of Technology]] di New York con il premio ''Couture Council Award 2011'', durante il pranzo di beneficenza al David H. Koch Theater, [[Lincoln Center]].<ref>{{cita web|url=http://howcool.it/valentino-riceve-il-premio-couture-council-award-2011|titolo=Valentino riceve il premio Couture Council Award 2011|accesso=9 dicembre 2011|editore=How Cool!}}</ref>.
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== La passione per l'arredamento d'interni ==
Valentino vive tra il [[Castello di Wideville]], a [[Davron]], [[Crespières]], nei pressi di [[Parigi]], acquistato nel [[1995]], residenza cinquecentesca con un parco annesso di oltre 120 ettari, la villa a [[Roma]] sull'sulla [[AppiaVia anticaAppia]], il palazzo ottocentesco a Holland Park a [[Londra]], nel cui salone si trovano i cinque quadri di [[Pablo Picasso]] che fanno parte della collezione dello stilista, l'attico newyorkese a Park Avenue e lo ''Chalet Gifferhorn'', dimora invernale dello stilista a [[Gstaad]]. A [[Roma]] si trova anche [[Palazzo Gabrielli-Mignanelli|Palazzo Mignanelli]], sede dell'omonima casa di moda.
 
Valentino vive tra il [[Castello di Wideville]], a [[Davron]], [[Crespières]], nei pressi di [[Parigi]], acquistato nel [[1995]], residenza cinquecentesca con un parco annesso di oltre 120 ettari, la villa a [[Roma]] sull'[[Appia antica]], il palazzo ottocentesco a Holland Park a [[Londra]], nel cui salone si trovano i cinque quadri di [[Picasso]] che fanno parte della collezione dello stilista, l'attico newyorkese a Park Avenue e lo ''Chalet Gifferhorn'', dimora invernale dello stilista a [[Gstaad]]. A [[Roma]] si trova anche [[Palazzo Gabrielli-Mignanelli|Palazzo Mignanelli]],sede dell'omonima casa di moda.
 
La sua passione per la decorazione delle case, l'arredamento e il collezionismo d'arte è stato oggetto del libro edito per i tipi della Assouline "[http://www.assouline.com/shop/books/best-sellers/valentino-at-the-emperor-s-table.html Valentino: At the Emperor's table]". Il libro, frutto di un'idea del PR Carlos de Souza, raccoglie le foto di Oberto Gilidelle delle opulente residenze di Valentino nel mondo e la sua passione per le opere d'arte e l'arredamento.
 
Lo stile di vita di Valentino e Giammetti è sempre stato caratterizzato da un'estrema opulenza. [[John Fairchild (giornalista)|John Fairchild]], storico ex direttore della rivista di moda ''[[Women's Wear Daily]]'' e ''[[W (magazine)|W]]'', ha dichiarato in un'intervista a ''[[Vanity Fair (magazinerivista statunitense)|Vanity Fair]]'' (Agosto 2004):
{{q|Valentino e Giancarlo sono i re dell'high living. Tutti gli altri stilisti guardano e dicono: "Ma come fanno?". Non credo che nessuno di loro abbia mai fatto i soldi che Valentino e Giancarlo hanno guadagnato, perché Giancarlo sa come fare soldi. E se li hanno fatti, non li hanno spesi come Valentino. Nessun altro stilista l'ha mai fatto. Negli anni del terrorismo a Roma - quando le [[Brigate Rosse]] rapivano le persone - Valentino girava con una Mercedes blindata. E sai di che colore era? Rossa. Dio mio, pensai, vuoi proprio che ti facciano saltare in aria.}}
 
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=== Muse brasiliane e spagnole: Charlene Shorto de Ganay e Nati Abascal ===
Valentino ha sempre avuto al suo fianco come amiche e muse bellissime donne del jet-set ed alcune di loro sono diventate membri della sua famiglia estesa. Rientrano in questo gruppo le brasiliane Charlene Shorto De Ganay, detta Chacha' e la spagnole [[Nati Abascal|Naty Abascal]], duchessa di Feria e la principessa franco-brasiliana  [[Georgina Brandolini]], nuora di Cristiana Agnelli, che lavorò per Valentino per 18 anni prima di lasciarlo per  [[Balmain]]. Charlene è l'ex moglie del PR storico di Valentino Carlos de Souza, dei cui figli, Sean e Anthony, Valentino e Giammetti sono i padrini. Valentino incontrò invece [[Nati Abascal]], allora diciannovenne, nel 1968 ad una festa e la invitò a [[Capri (Italia)|Capri]]. Altre muse storiche di Valentino sono state Rosario di Bulgaria, che incontrò Valentino a [[MallorcaMaiorca]] negli anni Novantanovanta ad una festa del jet-set spagnolo, divenendo poi per un po' di tempo la sua donna immagine. Altri amici molto importanti sono stati la modella brasiliana Dalma Callado, e le PR Daniela Giardina, Olivia Berghauer e Noona Smith Petersen.
 
=== Cani ===
Valentino adora i cani e possiede tre [[carlino (canerazza canina)|carlini]] che viaggiano sempre con lui: Margot, Maude e Maggie. Altri tre sono morti: Milton, Monthy e la loro madre Molly.
 
=== Il ''rosso Valentino'' ===
===
{{infobox colore|
nome=Rosso Valentino|