Santacroce (famiglia): differenze tra le versioni

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[[File:Santacroce Publicola.jpg|thumb|Blasone dei Santacroce Publicola<ref>Così descritta nella [http://books.google.it/books?id=L-47AQAAIAAJ&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false ''Guida civile artistica commerciale della città di roma per l'anno 1866'']: "Campo partito d'oro e di rosso con la croce scorciata e patente dall'uno all'altro". </br />Nella stessa fonte, una scheda sulla famiglia al 1866, a pag. 93.</ref>]]
I '''Santacroce''' furono in origine una famiglia baronale romana, insediata presso la chiesa di [[Chiesa di Santa Maria in Publicolis|Santa Maria in Publicolis]], di cui mantennero per secoli il patronage. Rivendicavano origini romane, da un [[Valerio Publicola]]; di qui il nome del ramo principale, integrato in '''Santacroce Publicola'''<ref>La pseudostoria fu costruita da [[Alfonso Ciccarelli]], poligrafo spesso falsario, in un ''"De origine, antiquitate et nobilitate illustrissimae domus Sanctacruciae"'' dedicato al cardinale Prospero, all'apice della sua fortuna negli ultimi anni di attività del Ciccarelli medesimo. Il testo è stato pubblicato in ''Miscell. di storia italiana'', Torino 1868. Si veda in [http://www.archive.org/stream/mitteilungendesi15univuoft/mitteilungendesi15univuoft_djvu.txt], p. 209</ref>.