Mistrà (bevanda spiritosa): differenze tra le versioni
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Il mistrà, a differenza dell'[[anisetta]] e della [[sambuca (liquore)|sambuca]], entrambi dal sapore dolce, ha un gusto molto secco, che lo rende ideale per correggere il [[caffè]] ma può essere bevuto anche liscio. A Venezia era anche bevuto alla maniera dell'[[ouzo]] e del [[pastis]] francese, mischiato con acqua. Alla fine dell'Ottocento il mistrà venne riscoperto da Girolamo Varnelli, che ne interpretò e perfezionò la ricetta, partendo dall'intenzione di creare un decotto contro la [[malaria]] per i pastori transumanti in [[Maremma]], creando il [[Varnelli]], l'Anice Secco Speciale, tipico prodotto marchigiano.
Essendo un prodotto di tradizione contadina, normalmente viene prodotto e consumato in casa, il [[Varnelli]] invece è commercializzato su vasta scala.
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