Carlo Montuori: differenze tra le versioni

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Nei primi anni Venti, divenne capo tecnico e direttore della fotografia per conto della "Medusa", da cui si dimise quando questa fu assorbita dalla [[Unione cinematografica italiana|U.C.I.]]. Si trasferì quindi a Firenze presso la "Vis" e in seguito a Roma. Nel frattempo la sua notorietà si era sviluppata anche a livello internazionale, e nel 1925 egli fu chiamato come unico operatore italiano del "[[colossal]]" internazionale ''[[Ben-Hur (film 1925)|Ben Hur]]'' di [[Fred Niblo]], girato a Roma con un cast tecnico misto, italiano ed [[Cinema statunitense|americano]]. Per tutto il periodo del cinema muto egli diresse la fotografia di numerose ed importanti pellicole, tra le quali ''[[Saracinesca (film 1921)|Saracinesca]]'' ([[1921]]), ''[[Dante nella vita e nei tempi suoi]]'' ([[1922]]), ''[[Garibaldi e i suoi tempi]]'' ([[1926]]). Con ''[[Sole (film 1929)|Sole]]'', una delle ultime pellicole del cinema muto italiano, collaborò strettamente con Blasetti in quello che è stato considerato uno dei primi tentativi di rilancio del cinema in Italia dopo la crisi degli anni Venti<ref>Blasetti produsse direttamente il film, lanciando una sottoscrizione pubblica e fondando una cooperative di produzione. Ma la pellicola, oggi quasi del tutto perduta, pur lodata dalla critica (ed anche del Regime), non ebbe i favori del pubblico. La ricostruzione di questa vicenda si trova in ''Cinema, grande storia illustrata'', citato in bibliografia.</ref>.
 
All'inizio del sonoro, ha lavorato presso la ''Cines'' fotografando ''[[Terra madre (film 1931)|Terra madre]]'', ancora con [[Alessandro Blasetti|Blasetti]], e, subito dopo, ''[[L'armata azzurra]]'' di [[Gennaro Righelli|Righelli]]. Per tutti gli anni Trenta e primi Quaranta Montuori é stato uno degli operatori più richiesti del [[cinema italiano]], dirigendo la fotografia di numerose, importanti pellicole. In tale periodo ha collaborato con tutti i più importanti registi del cinema italiano del periodo, confermando l'intesa con [[Alessandro Blasetti|Blasetti]], e lavorando sui "set" di opere dirette da [[Mario Camerini|Camerini]], [[Gennaro Righelli|Righelli]], [[Carlo Campogalliani|Campogalliani]], [[Goffredo Alessandrini|Alessandrini]], [[Mario Mattoli|Mattoli]], [[Guido Brignone|Brigone]], [[Luis Trenker|Trenker]], [[Carlo Ludovico Bragaglia|Bragaglia]] e [[Raffaello Matarazzo|Matarazzo]]. Nel 1941, per ''[[Piccolo mondo antico (film 1941)|Piccolo mondo antico]]'' ha lavorato con [[Mario Soldati|Soldati]], curando la fotografia degli interni, mentre [[Arturo Gallea]] si è occupato delle riprese esterne. Nel 1942 iMontuori ricevette il premio che il [[Ministero della Cultura Popolare|Minculpop]], nell'intento di promuovere il cinema italiano, destinava annualmente ai collaboratori tecnici della cinematografia <ref>Montuori fu premiato in particolare per la fotografia di ''[[Sissignora]]'', di [[Ferdinando Maria Poggioli|Poggioli]]: gli altri premiati furono [[Virgilio Marchi]] per la scenografia de ''[[La corona di ferro]]'' di [[Alessandro Blasetti|Blasetti]] e [[Veniero Colasanti]] per i costumi di ''[[Un garibaldino al convento]]'' di [[Vittorio Se Sica|De Sica]]. Notizie contenute, tra l'altro, nel contributo di Stefano Masi alla ''Storia del cinema italiano'', op. cit. in bibliografia.</ref>.
 
Alla fine del secondo conflitto mondiale, Montuori entra a pieno titolo nella nuova corrente [[Neorealismo (cinema)|neorealista]], stringendo, in particolare, un duraturo sodalizio con [[Vittorio De Sica]], firmando la fotografia di diversi capolavori di tale regista quali ''[[Ladri di biciclette]]'', ''[[L'oro di Napoli (film)|L'oro di Napoli]]'' e ''[[Il tetto]]''. Altrettanto significativa la sua collaborazione a diverse pellicole realizzate negli anni Cinquanta da [[Luigi Zampa|Zampa]], tra cui ''[[Anni difficili]]''. Montuori seguirà ancora per un ventennio le sorti del cinema italiano, collaborando con registi come [[Renato Castellani|Castellani]], [[Pietro Germi|Germi]], [[Steno]], [[Luigi Comencini|Comencini]] e [[Dino Risi|Risi]].
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* AA.VV. ''Filmlexicon degli autori e delle opere''. Edizioni di Bianco e Nero, Roma, 1961. {{NoISBN}}
* Silvio D'Amico - ''Enciclopedia dello Spettacolo'' vol. VII° - Roma, Unedi, 1975. {{NoISBN}}
* AA.VV. ''Cinema. La grande storia illustrata''. volumevolumi I° e II°. Istituto Geografico De Agostini Edit. Novara, 1981. {{NoISBN}}
* Gianni Canova - ''Enciclopedia del cinema'' -Garzanti Edit. Milano, 2005, ISBN 88-1150-516-X.
* AA.VV. ''Storia del cinema italiano''. volume VI° (1940 - 1944) edito da Marsilio, Venezia ed Edizioni di Bianco e nero, Roma. 2010 ISBN 978-88-317-0716-9, capitolo ''Il contributo dei direttori della fotografia'' di Stefano Masi, pag. 333.
* AA.VV. ''Il cinema. Grande Storia illustrata'' - volume II. Istituto Geografico De Agostini Edit. Novara, 1985. {{NoISBN}}
 
==Collegamenti esterni==