Rolls-Royce Silver Shadow: differenze tra le versioni

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|nome=Rolls-Royce Silver Shadow
|immagine=Shadow1threequarters.jpg
|didascalia=Rolls-Royce Silver Shadow I
|bandiera = GBR
|costruttore=Rolls-Royce Motors
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|note=
|immagine2=Rolls Royce Silver Shadow II rear 20070919.jpg
|didascalia2=Vista posteriore della Silver Shadow II
}}La '''Silver Shadow''' è una [[berlina]] di lusso prodotta dalla [[Rolls-Royce Motors]] tra il [[1965]] ed il [[1981]].
 
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L'adozione della scocca portante (soluzione utilizzata dalla maggior parte dei costruttori [[Europa|europei]] sin dai primi [[Anni 1950|anni cinquanta]]) consentiva un maggiore rigidità torsionale del [[veicolo]] a prezzo di un [[comfort]] inferiore (a causa del minor isolamento del corpo vettura dalle asperità dei fondi stradali). Per questo i tecnici inglesi, nello sviluppare il progetto, posero grande attenzione alle [[sospensione (meccanica)|sospensioni]]: oltre a scegliere un moderno schema a ruote indipendenti (sia davanti che dietro), curarono particolarmente il "filtraggio" degli scuotimenti, attraverso l'applicazione di elementi elastici in [[gomma]] e l'impiego di un sistema autolivellante idropneumatico (basato su brevetti [[Citroën]]) su entrambi gli assi.
 
Gli altri organi meccanici della ''Silver Shadow'', lanciata nel 1965, erano ripresi dalla terza serie della ''Silver Cloud'', a partire dal poderoso [[motore V8]] di 6223[[centimetro cubo|cm³]], che, alimentato con 2 [[carburatore|carburatori]] SU, trasmetteva i circa 190[[cavallo vapore|cv]] (potenza "stimata") alle [[trazione posteriore|ruote posteriori]] attraverso un [[cambio automatico]] con comando al [[volante]], Borg-Warner a 4 rapporti per le versioni con guida a destra e [[General Motors]] "GM 400" a 3 per quelle con guida a sinistra.
 
Le differenze con la ''Cloud'' erano notevoli anche a livello estetico. La ''Shadow'', pur rimanendo una classica [[berlina]] a 3 volumi e 4 porte, proponeva linee più tese e moderne, senza rinunciare agli elementi identificativi tipici della marca, come la celebre [[Calandra (veicoli)|calandra]] a "[[tempio]] [[grecia|greco]]" sormontata dalla statuetta [[Spirit of Ecstasy]].
Riccamente rifiniti, come da tradizione, gli interni, realizzati con [[cuoio|pelle]] Connoly, [[legno]] pregiato e materiali di qualità ([[acciaio]] cromato) anche per la componentistica minore (pulsanti, bocchette dell'aria ecc). Anche la dotazione di bordo era al top: alzacristalli elettrici su tutte le porte, tavolinetti in radica di noce e, a richiesta, un impianto di [[aria condizionata]] che era fra i più sofisticati e funzionali che fossero in commercio a quel tempo, con svariati sensori di temperatura dentro e fuori dell'abitacolo, e la possibilità di impostare la temperatura desiderata e della regolazione automatica dei flussi d'aria; con i vari aggiornamenti e restyling, questo optional venne reso di serie su tutti i modelli
 
Grazie all'attenzione dedicata allo scopo, la ''Silver Shadow'', poteva contare su un comfort di marcia eccezionale, anche a discapito della precisione di guida (messa in discussione dal peso elevato, dalla tendenza ad "affondare" delle sospensioni anteriori e dalla taratura estremamente morbida del [[servosterzo]] idraulico, che rendeva un po' "vaga" la direzionalità). Del resto la ''Shadow'' non era nata per correre, ma per trasportare nella comodità e nel silenzio più assoluto (l'isolamento acustico era ai massimi livelli) i passeggeri.
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Nel [[1977]] una serie di aggiornamenti diede vita alla ''Silver Shadow II''. L'entità delle modifiche (estetiche, tecniche e agli interni) non sarebbe, in realtà, tale da far nascere una vera e propria seconda serie ma la Rolls-Royce preferì definirla così.
 
Dal punto di vista estetico le novità principali riguardavano i paraurti (più ampi e rivestiti da una fascia protettiva in gomma), la calandra (leggermente rivista), l'adozione di uno [[spoiler (automobilismoveicoli)|spoiler]] anteriore sotto al paraurti, che inglobava anche i [[fendinebbia]] rettangolari, dei retronebbia sotto al paraurti posteriore e dello scarico sdoppiato.
 
Anche gli interni furono aggiornati (nuova plancia, nuovo impianto di [[aria condizionata]] bizona, ancora più ingegnoso e pregiato del precedente, e altri particolari rivisti), mentre le uniche novità tecniche erano rappresentate dall'adozione della scatola di guida a [[cremagliera]] e di 2 nuovi carburatori SU. . La versione a [[passo (veicoli)|passo]] lungo assunse il nome di ''[[Rolls-Royce Silver Wraith|Silver Wraith II]]'', ma mantenne il tetto rivestito in vinile.